Valentini, dal Nobel 2007 alla crisi climatica: «Non c'è vaccino, è una malattia cronica»

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Domenica 5 Giugno 2022, 07:01 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 09:04

«La pandemia può essere risolvibile, la crisi climatica è invece una malattia cronica. Non c'è vaccino o soluzione rapida». A lanciare l'allarme nella giornata mondiale dell'ambiente è il Prof. Riccardo Valentini, direttore strategico del Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici, professore dell’università della Tuscia e vincitore del Nobel per la Pace nel 2007 con lo staff di Al Gore. Risolvere il problema comporta «una scelta economica, di modelli di sviluppo». Ma cosa comporta arrivare al 2030 con un aumento di 2 gradi centigradi della temperatura terreste? «Un aumento della variabilità climatica. Ad esempio il mese di maggio è diventato sempre più caldo.Ogni anno c'è un record e questo vuol dire che stiamo accelerando. Stabilizzare il clima non è facile, ma dobbiamo raggiungere le emissioni zero entro il 2050». Come intervenire? «L'acqua scarseggerà sempre di più. Bisogna incominciare a pensare come migliorare la nostra capacità d'irrigazione. Se pensiamo che tutte le grandi aziende devono ricorrere all'irrigazione di soccorso in estate. Dobbiamo ricalibrare l'economia». Cosa può fare ognuno di noi? «I comportamenti individuali giocano un ruolo fondamentale. Anche il cibo che mangiamo (da cui dipendono il 37% delle emissioni di gas serra)».

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