Finocchiona, cresce la produzione: si guarda a nuovi mercati

Finocchiona, cresce la produzione: si guarda a nuovi mercati
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Venerdì 19 Agosto 2016, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 10:00
Primo semestre con segno più che positivo per il 2016 della Finocchiona Igp (Indicazione geografica protetta) sia in termini di produzione che di fatturato. Da gennaio a giugno, infatti, stati prodotti oltre 612 mila chili del salume toscano, con un aumento del 5,57% rispetto al secondo semestre 2015 e un incremento del 13,77% fra il primo e il secondo trimestre del 2016. In termini economici e considerando un arco temporale più ampio, da maggio 2015 a giugno 2016, i dati parlano di un valore alla produzione pari a oltre 10,3 milioni di euro e di quasi 18 milioni di euro al consumo.

"I dati riferiti al primo semestre 2016 sono molto positivi - commenta Fabio Viani, presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp - ed evidenziano una particolare crescita nel secondo trimestre dell'anno che fa ben sperare per il futuro e per la crescita di un consumo consapevole del nostro prodotto". Questo indica che il riconoscimento dell'Igp - sottolinea il presidente del Consorzio - premia il lavoro che i nostri soci ogni giorno si impegnano a rispettare come dal disciplinare di produzione e anche l'operato del Consorzio, uniti insieme per la promozione e valorizzazione di un salume che affonda le sue origini in Toscana e si lega a questa terra con il suo sapore unico".

"Un riconoscimento - dice ancora Viani - che promuoviamo anche all'estero con buoni risultati di esportazione. Adesso stiamo lavorando per aprirci a nuovi mercati oltre a quelli europei già riconosciuti come ad esempio Germania, Belgio e Inghilterra. Con la preziosa collaborazione di altri Consorzi di tutela di eccellenze toscane guardiamo perciò con interesse a nuovi mercati, promuovendo insieme altrettanti nuovi contatti. La Finocchiona Igp è già presente, dal suo riconoscimento, in Giappone, Nuova Zelanda e Hong Kong mentre siamo in attesa di notizie in merito alla possibilità di esportare negli Stati Uniti d'America prodotti a bassa stagionatura, come appunto, la Finocchiona Igp".


 
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