"I dati riferiti al primo semestre 2016 sono molto positivi - commenta Fabio Viani, presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp - ed evidenziano una particolare crescita nel secondo trimestre dell'anno che fa ben sperare per il futuro e per la crescita di un consumo consapevole del nostro prodotto". Questo indica che il riconoscimento dell'Igp - sottolinea il presidente del Consorzio - premia il lavoro che i nostri soci ogni giorno si impegnano a rispettare come dal disciplinare di produzione e anche l'operato del Consorzio, uniti insieme per la promozione e valorizzazione di un salume che affonda le sue origini in Toscana e si lega a questa terra con il suo sapore unico".
"Un riconoscimento - dice ancora Viani - che promuoviamo anche all'estero con buoni risultati di esportazione. Adesso stiamo lavorando per aprirci a nuovi mercati oltre a quelli europei già riconosciuti come ad esempio Germania, Belgio e Inghilterra. Con la preziosa collaborazione di altri Consorzi di tutela di eccellenze toscane guardiamo perciò con interesse a nuovi mercati, promuovendo insieme altrettanti nuovi contatti. La Finocchiona Igp è già presente, dal suo riconoscimento, in Giappone, Nuova Zelanda e Hong Kong mentre siamo in attesa di notizie in merito alla possibilità di esportare negli Stati Uniti d'America prodotti a bassa stagionatura, come appunto, la Finocchiona Igp".
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