Pitti Uomo 92: la moda italiana è il 4% del PIL

Pitti Uomo 92: la moda italiana è il 4% del PIL
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Venerdì 16 Giugno 2017, 17:30
(Teleborsa) - A decine di migliaia ogni giorno da tutto il mondo a Firenze in visita a "Pitti Uomo 92", manifestazione internazionale di successo e di consolidata tradizione organizzata nella storica Fortezza da Basso, a due passi dalla centralissima stazione di Santa Maria Novella e che si conclude oggi venerdì 16 Giugno dopo 4 giorni di kermesse. Oltre 1000 gli espositori, di cui quasi la metà stranieri in quella che è una vera e propria Fiera organizzata con singoli stand. Non sono ammessi i consumatori finali e i visitatori, ma esclusivamente professionisti del settore e addetti ai lavori. Pitti, nelle sue diverse edizioni dedicate praticamente a tutti i diversi segmenti del fashion, è da sempre una delle più importanti manifestazioni della moda e del life stile del mondo. Il fatturato 2016 della moda italiana ha raggiunto i 53 miliardi di euro, con un +0,9% rispetto al 2015 e rappresenta il 4% de Prodotto Interno Lordo (PIL) del nostro Paese, grazie principalmente all'andamento del macro comparto abbigliamento moda, in crescita dell'1,4 percento (stabile il comparto del tessile). L'export pesa il 56% sul turnover totale e ha proseguito nel trend positivo, anche se in decelerazione rispetto al passato per cause di varia natura a livello internazionale. Per effetto di questi trend, il settore ha registrato nel 2016 un miglioramento del surplus commerciale con l'estero, con un saldo positivo di circa 8,9 miliardi di euro. Outlook. Per quanto riguarda il primo semestre 2017, le previsioni indicano un fatturato in crescita del 2,3 percento. Pitti, appuntamento di più volte l'anno, stavolta dedicato all'Uomo, ha riunito così in questi giorni nel capoluogo toscano l'eccellenza della moda maschile con la presenza dei più famosi stilisti fianco a fianco con ineguagliabili, ma ben più piccole "Maison" create dagli artigiani del fashion, per gran parte italiane, anche se meno note al grande pubblico. Artigiani artefici di realizzazioni mozzafiato che grazie alla loro ineguagliabile maestria di veri artisti di forbici, aghi e ditali, suscitano l'ammirazione dei clienti e degli stessi stilisti stranieri desiderosi di apprendere, imitare e confrontarsi, con non troppo segreto sogno di superare i maestri italiani. Il Gruppo FS, che presta sempre grande attenzione al mondo della cultura, dell'arte e in questo caso appunto della moda, ha affrontato anche questo appuntamento fiorentino con un'edizione speciale e di grande formato del suo Magazine Le Frecce: "La Freccia Fashion", appunto. Il numero speciale delle edizioni La Freccia si è così inserito nel contesto della manifestazione di Fortezza da Basso. Tra i protagonisti del Magazine, lo stilista irlandese JW Anderson, la promessa italiana Federico Curradi, lo stile nomade-chic di Alanui e tanti altri "maestri" e special project. Ma insieme all'appuntamento di Fortezza da Basso, va ricordata l'analoga manifestazione "Baglioni Moda Uomo", di fatto vero e proprio "Fuori Salone", che si tiene nel Grand Hotel ricco di storia che si affaccia su Santa Maria Novella e che dalla  fine degli anni '50 per diverso tempo aveva ospitato appunto al suo interno proprio l'appuntamento fiorentino con la moda nato il 12 febbraio 1952 col nome di First Italian High Fashion Show a Villa Torreggiani, casa del nobile fiorentino Giovanni Battista Giorgini che l'aveva ideato come mostra di abbigliamento femminile. Appuntamento che, da "casalingo", per il successo subito ottenuto, si trasformò in vera e propria passerella nei grandi saloni al piano terra del Grand Hotel Baglioni in un'atmosfera ricca di suggestione. Finché con l'esplosione di una notorietà non più controllabile è stato necessario scegliere per "Pitti" via via spazi ben più ampi. Dapprima fu utilizzata la Sala Bianca di Palazzo Pitti, da cui il nome, e dal 1982 la Fortezza Da Basso. E con la nascita della società "Pitti Immagine" avvenne l'esplosione. Ma il "Fuori Salone" del Baglioni è rimasto, dando spazio a chi per diversi motivi non riusciva a trovare accoglienza nella Fortezza da Basso, o chi preferiva magari per ragioni economiche o per maggiore riservatezza nei contatti, rivolgersi all'ospitalità certamente più elegante e discreta del Baglioni. E non mancano certo quanti non disdegnano, per motivi di strategia, di opportunità e magari di riservatezza, di essere presenti sia in Fortezza da Basso che al Baglioni. Nel "Fuori Salone" anche eccellenze, come il sarto napoletano Alfredo Rifugio forte di oltre 50 anni di esperienza e negli ultimi 10 realizzatore di capi esclusivi di "lusso estremo" commercializzati dai diversi tra i più importanti marchi  internazionali. Ideatore e creatore di eccellenza tra le eccellenze, ovvero di giacche, giacconi e soprabiti realizzati con pelli altamente pregiate cucite rigorosamente a mano. Scoprendo poi per caso, data l'innata riservatezza dell'uomo, che Alfredo Rifugio è  il creatore del celeberrimo giubbetto di pelle bianca indossato da Papa Wojtyla in occasione delle sue numerose gite sulle montagne che tanto amava.
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