Paradise Papers: una nuova bufera si abbatte su reali, politici, ministri, rockstar

Paradise Papers: una nuova bufera si abbatte su reali, politici, ministri, rockstar
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Lunedì 6 Novembre 2017, 10:45
(Teleborsa) - Spuntano nomi illustri nelle nuove carte dei Panama Papers. La nuova inchiesta che prende il nome di Paradise Papers porta a galla 13,4 milioni di documenti riservati che vedrebbero investimenti off-shore di ricchi e nomi illustri tra cui risulterebbe anche la regina, Elisabetta II. A svelare i Paradise Papers è stato l'International Consortium of Investigative Journalists (Icij). Il Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi, con sede a Washington di cui fa parte L'Espresso che ha pubblicato i dati in esclusiva insieme alla trasmissione di Rai 3 "Report". I documenti sono stati ottenuti dal giornale tedesco Suddeutsche Zeitung che li ha condivisi con International Consortium of Investigative Journalists: il gruppo di giornalisti di testate internazionali come il New York Times, The Guardian, Le Monde e la BBC, che aveva già lavorato ai Panama Papers. Oltre la Regina Elisabetta che risulterebbe aver investito 10 milioni di sterline in un fondo off-shore, alle isole Cayman, attraverso il Ducato di Lancaster, le operazioni finanziarie spregiudicate sarebbero state attribuite a figure di spicco della politica dello spettacolo e della finanza tra cui un collaboratore dell'amministrazione di Donald Trump, il braccio destro del premier canadese Justin Trudeau, fino ad arrivare a colossi USA come Apple e Nike (accusati di aver usato stratagemmi vari per eludere il fisco). Nella nuova lista comparirebbero anche oligarchi e imprese a partecipazione statale russi, con il coinvolgimento di vari Paesi. Tra gli altri personaggi famosi ci sono anche Bono (frontman degli U2) la cantante, Madonna, il finanziere George Soros. Intanto arrivano le smentite. Dal Ducato di Lancaster che ha fatto sapere di non essere a conoscenza della destinazione finale verso tali società, a un portavoce del cantante Bono che rivela  attraverso le pagine di The Guardian: "Bono era un investitore di minoranza passivo della Nude Estate Malta Ltd, una società che è stata registrata legalmente a Malta".
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