Il panorama europeo è debole il giorno dopo che la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, per la terza volta quest'anno. Pesa anche la tensione commerciale fra Stati Uniti e Cina, che non dà segni di distensione.
Sul mercato Forex, lieve calo dell'Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,17. Tra gli appuntamenti attesi oggi: il Bollettino economico della BCE; la stima del PIL americano nel secondo trimestre e l'intervento del presidente della BCE Mario Draghi.
L'Oro è sostanzialmente stabile su 1.195,3 dollari l'oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che porta a casa un guadagno dell'1,22%.
Sale molto lo spread, raggiungendo 242 punti base, con un deciso aumento di 13 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,91%.
Tra gli indici di Eurolandia Francoforte, che mostra un decremento dello 0,37%. Giù anche Londra, -0,17% e Parigi, -0,14%. Segno meno per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il FTSE MIB che accusa una discesa dell'1,01%.
A Piazza Affari non si salva alcun comparto. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti bancario (-2,27%), telecomunicazioni (-1,41%) e utility (-0,75%).
In questa giornata da dimenticare per Piazza Affari, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva. Le più forti vendite si manifestano sulle banche, come Intesa Sanpaolo, che prosegue le contrattazioni a -2,75%. Seduta drammatica per BPER, che crolla del 2,57%. Sensibili perdite per Unicredit, in calo del 2,52%. In apnea Banco BPM, che arretra del 2,49%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, FILA (+1,24%), Danieli (+1,09%), Carel Industries (+0,67%) e Ascopiave (+0,63%). I più forti ribassi, invece, si verificano su Banca Ifis, -4,95%, che ha rinnovato il piano di emissioni bond fino a un massimo di 5 miliardi di euro.
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