Manovra, ecco i punti principali del DEF

Manovra, ecco i punti principali del DEF
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Venerdì 28 Settembre 2018, 08:30
(Teleborsa) - Flat tax, reddito di cittadinanza, sgravi fiscali per le aziende e superamento della legge Fornero. Sono solo alcuni dei punti principali del programma di politica economica e finanziaria contenuti nella Nota di aggiornamento al DEF approvata ieri, 27 settembre, dal Consiglio dei Ministri.

NADEF che presuppone un rapporto deficit/PIL al 2,4% nel 2019, ben al di sopra di quanto raccomandato da Bruxelles ma coerente, come promesso da Lega e Movimento 5 Stelle, con il contratto di Governo.

Ecco i principali punti elencati nel comunicato trasmesso da Palazzo Chigi:

- Cancellazione degli aumenti dell'Iva previsti per il 2019;

- introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l'impiego;

- introduzione della pensione di cittadinanza;

- introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l'assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero);

- prima fase dell'introduzione della flat tax tramite l'innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;

- taglio dell'imposta sugli utili d'impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;

- rilancio degli investimenti pubblici attraverso l'incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato;

- programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio;

- politiche di rilancio dei settori chiave dell'economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni;

- stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.
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