L'Antitrust multa ATAC per danni ai consumatori e comportamento scorretto

L'Antitrust multa ATAC per danni ai consumatori e comportamento scorretto
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Venerdì 11 Agosto 2017, 12:45
(Teleborsa) - Stangata dell'Antitrust sull'ATAC, la società che gestisce il Trasporto Pubblico Locale (TPL) nella Capitale. L'Autorità per la concorrenza ha infatti imposto una sanzione di 3,6 milioni di euro, accogliendo le denunce arrivate dalle associazioni dei consumatori. Da mesi le associazioni di consumatori chiedevano di multare ATAC per pratica commerciale scorretta a causa della soppressione delle corse programmate e della mancata informazione preventiva ai cittadini al riguardo.  In particolar, Altroconsumo dopo aver incontrato l'azienda ed il Comune di Roma e ricevuto "risposte insufficienti", aveva denunciato all'Authority la situazione di "degrado" del trasporto pubblico romano. Le corse incriminate erano in particolare quelle relative a tre direttrici principali (Roma - Lido di Ostia, Roma — Civita Castellana - Viterbo e Roma — Giardinetti - Pantano) e interessavano complessivamente un'area di circa 140 km ed un bacino d'utenza di oltre 200 mila pendolari. Nella sua istruttoria l'Antitrust ha accertato una "falsa prospettazione, attraverso l'Orario Ufficiale diffuso presso le stazioni e nel sito Internet www.atac.roma.it, di un'offerta di servizi di trasporto frequente e cospicua, a fronte della sistematica e persistente soppressione di molte corse programmate, nonché nella omessa informazione preventiva ai consumatori in merito alle soppressioni previste". Nel corso del procedimento sono emerse la persistenza e la significatività del fenomeno relativo alla mancata effettuazione di molte corse programmate, dal 2010 ad oggi, che nella maggior parte del periodo ha raggiunto un'incidenza ben superiore a quella considerata fisiologica. Le evidenze dimostrano che tali soppressioni sono dipese in larga misura da motivi riconducibili a dirette responsabilità di ATAC che, in tal modo, ha falsato le aspettative degli utenti/consumatori e le loro decisioni relative alla mobilità quotidiana, in particolare di tipo pendolare, basate sugli orari e le frequenze del servizio atteso da ATAC secondo appunto quanto indicato nell'Orario Ufficiale. L'istruttoria ha anche messo in luce la mancata - o non adeguata - informazione preventiva all'utenza circa l'impossibilità di effettuare determinate corse programmate, anche nei casi in cui ATAC  aveva avuto in anticipo conoscenza delle ragioni interne che avrebbero potuto causarne la soppressione, evidenziando quindi il mancato rispetto dello standard di diligenza professionale richiesto ad un concessionario di un servizio pubblico nella gestione di linee essenziali di trasporto e per la mobilità cittadina. Tali condotte, responsabili di notevoli disagi ai consumatori per un rilevante arco temporale (dal 2010 ad oggi), sono state sanzionate in quanto ingannevoli ed omissive, in violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo.
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