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Jobs Act, Consulta boccia criterio per indennità di licenziamento
Jobs Act, Consulta boccia criterio per indennità di licenziamento
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Mercoledì 26 Settembre 2018, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 17:33
(Teleborsa) - Altolà della Consulta alla riforma del lavoro voluta dal Governo Renzi. La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l'articolo 3, comma 1, del Decreto legislativo n.23/2015 - anche noto come Jobs Act - sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, nella parte - non modificata dal successivo "Decreto dignità" – che determina in modo rigido l'indennità spettante al lavoratore ingiustificatamente licenziato.
In particolare, spiegano i giudici, "la previsione di un'indennità crescente in ragione della sola anzianità di servizio del lavoratore è, secondo la Corte, contraria ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza e contrasta con il diritto e la tutela del lavoro sanciti dagli articoli 4 e 35 della Costituzione", aggiungendo che tutte le altre questioni relative ai licenziamenti sono state dichiarate inammissibili o infondate.
La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.