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Civitavecchia, sul carbone è pace armata fra Enel e camalli
Civitavecchia, sul carbone è pace armata fra Enel e camalli
di Alessio Vallerga
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 11 Luglio 2018, 12:35
È tregua armata fra Enel, da una parte e sindacati dall'altra con il comune di Civitavecchia e la Regione Lazio nelle vesti di mediatori. La vicenda riguarda la gara che l'azienda elettrica vuole indire per lo scarico del carbone che alimenta la centrale di Torre Valdaliga Nord, ora gestito dalla Compagnia Portuale e da Minosse. Alla fine l'accordo prevede che l’azienda elettrica sospenda fino al 30 settembre la gara per l’assegnazione del servizio di scarico mentre i rappresentanti dei lavoratori hanno garantito che non ci saranno scioperi o blocco delle operazioni portuali, come minacciato dai camalli.
Intorno alle 21 da via Cristoforo Colombo (il vertice si è tenuto all’Assessorato regionale ai Trasporti) arrivavano notizie pessime: la rottura sembrava imminente. I portuali erano pronti a mobilitarsi fin da stamani invece poi in nottata è arrivata la notizia dell’accordo, che ha calmato le acque.
Nel frattempo, sarà sempre la Regione a riconvocare una nuova riunione – in tempi comunque brevi – affinché si possa giungere a un'intesa definitiva.