"A subire gli effetti del caro benzina sono gli alimentari con ogni pasto che - sottolinea la Coldiretti - percorre in media quasi 2 mila chilometri prima di giungere sulle tavole. L'aumento medio dei prezzi alimentari è risultato superiore del 27% rispetto alla media dell'inflazione pari a 1,5% a settembre secondo l'ISTAT".
Secondo l'associazione, l'aumento è il risultato dell'andamento dei prezzi del petrolio, spinti alle stelle dalle tensioni internazionali (in primis quella tra Stati Uniti e Iran). Dunque vanno su anche i costi energetici che rendono più onerosa la produzione, e "l'aumento si riflette in tutta la filiera produttiva e per le attività agricole. Nelle campagne aumentano sia i costi per il movimento delle macchine come i trattori, ma anche per il riscaldamento di serre (fiori, ortaggi e funghi) e stalle", conclude Coldiretti.
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