Borsa: il 2017 è stato l'anno di svolta dell'AIM Italia

Borsa: il 2017 è stato l'anno di svolta dell'AIM Italia
2 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Dicembre 2017, 13:15
(Teleborsa) - Si sta per chiudere un anno davvero importante per l'AIM Italia. "Il 2017 è stato l'anno di svolta dell'AIM, che ha confermato la sua funzione di finanza alternativa al canale bancario, favorendo la raccolta di capitale per lo sviluppo delle PMI", ha dichiarato Anna Lambiase, Amministratore Delegato di IR Top Consulting, Partner Equity Markets di Borsa Italiana che ha presentato oggi i risultati dell'Osservatorio AIM Italia relativi all'analisi delle IPO avvenute nel 2017.

"I PIR hanno giocato un ruolo strategico nella crescita del mercato, catalizzando l'interesse di nuovi investitori istituzionali e professionali, con effetti positivi riscontrati nell'incremento della liquidità di AIM che ha segnato una crescita di 6 volte rispetto alla media del 2016, delle perfomance azionarie e del numero di IPO. Nel 2017 le quotazioni sono state 24, più che raddoppiate in un anno, con una raccolta di capitali pari a 1,3 miliardi di euro; è importante ora monitorare l'evoluzione delle società e mantenere un livello di informazione economico-finanziaria continuo che permetta agli investitori di verificare la capacità delle imprese quotate di rispettare i piani industriali e le promesse annunciate in fase di quotazione; la nascita della prima piattaforma fintech su AIM, pmicapital.it, risponde alla domanda di informazione qualificata e analisi indipendente rivolta agli investitori italiani ed esteri che vogliano investire su questo mercato in maniera consapevole e selettiva su titoli e settori di AIM. Nel 2017, con una performance dell'indice FTSE AIM che ha segnato un +23% rispetto a +16% dell'indice MIB, i multipli di mercato si sono sensibilmente apprezzati, pertanto occorre focalizzarsi ora su società più liquide, che hanno piani di crescita strutturati, progetti di espansione sostenibili e track record di qualità".

Il settore Finanza è al primo posto per numero di nuove quotazioni (38%), seguito da Industria e Servizi (rispettivamente 17%). Le nuove IPO provengono per il 67% dalla Lombardia, seguite dal Lazio (8%) e dall'Emilia Romagna (4%). Le società del settore finanza presentano la raccolta maggiore.

Sono 11 le nuove società (8 quotazioni e 3 ammissioni) approdate sui mercati MTA (10) e MIV (1).
© RIPRODUZIONE RISERVATA