Le operazioni di fusione e acquisizione, "sono tornate in agenda dopo anni di ibernazione", grazie anche alla ripresa dell'economia e alla pulizia dei bilanci da parte degli istituti, spiega S&P nel rapporto. Ma la febbre degli operatori è "prematura".
Secondo gli analisti statunitensi, il settore "sembra pronto per una nuova fase di consolidamento" ma lo scenario regolatorio e di mercato "non sostiene ancora abbastanza possibili operazioni di M&A, in particolare quelle transfrontaliere".
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