Banche, ok a decreto salvataggi. Il governo: «Nessun finanziamento pubblico»

Banche, ok a decreto salvataggi. Il governo: «Nessun finanziamento pubblico»
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Domenica 22 Novembre 2015, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 17:55

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per il salvataggio di CariFerrara, Banca Marche, Popolare dell'Etruria e CariChieti, quattro istituti di credito in difficoltà. Il provvedimento, spiega la nota del governo, consente di dare continuità all'attività creditizia - e ai rapporti di lavoro - tutelando pienamente i correntisti.



Il decreto «non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione», si legge nella nota. Inoltre, «i provvedimenti di avvio alla risoluzione non prevedono il ricorso al bail in».



In particolare, nella cornice del nuovo quadro normativo in materia di gestione delle crisi bancari, «la Banca d'Italia ha deliberato in data 21 novembre 2015 i provvedimenti di avvio della risoluzione, approvati dal Ministro dell'economia in data odierna a seguito della positiva decisione della Commissione europea sui programmi di risoluzione previsti nei provvedimenti stessi».



Il decreto legge, spiega ancora il comunicato, ha un ambito estremamente circoscritto. Esso è volto unicamente a «costituire tempestivamente le nuove banche (banche-ponte) contemplate dai provvedimenti di avvio della risoluzione delle banche in questione»; in secondo luogo a «definire un quadro normativo certo sulle modalità con cui saranno raccolti i contributi da parte del settore bancario al Fondo di risoluzione nazionale successivamente all'integrale avvio del Meccanismo di risoluzione unico» e quindi a «definire le modalità di applicazione della disciplina della conversione in credito d'imposta delle attività per imposte anticipate nel caso di procedure di risoluzione».