I rincari, scattati come ogni anno lo scorso primo gennaio, avevano sfiorato il 13% e contro gli aumenti erano scese in piazza le autorità locali e regionali di Abruzzo e Lazio.
Si tratta di «un primo importante segno di attenzione a cittadini e imprese», ha sottolineato Toniellai, aggiungendo «ora cambieremo i termini della concessione».
Dal canto suo, Strada dei Parchi, la società che gestisce le tratte, ha sostenuto che lo stop agli aumenti dei «è suggerito dall'ascolto delle esigenze dell'utenza verso cui Strada dei Parchi è sempre stata sensibile» e che solo con l'approvazione del Piano economico e finanziario (Pef), atteso da anni, «si potranno definire per il futuro pedaggi più attenti alle attese degli utenti e la realizzazione degli importanti interventi di messa in sicurezza antisismica di A24 e A25».
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