Almaviva, 8 milioni di euro per ricollocamento 1.600 licenziati

Almaviva, 8 milioni di euro per ricollocamento 1.600 licenziati
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Giovedì 16 Febbraio 2017, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 10:15
Al via il piano per la ricollocazione dei 1.600 lavoratori Almaviva, licenziati con la chiusura del call center di Roma. Il piano predisposto dal governo, congiuntamente con la Regione Lazio e l'Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), all'indomani della rottura delle trattative azienda-sindacati.

Il governo metterà in campo circa 8 milioni di euro per cercare di ricollocare tutti i lavoratori. L'intervento è complesso e prevede tre diversi strumenti di incentivazione per una somma da investire su ogni lavoratore fino a 15mila euro: alle società di collocamento e solo in caso di esito positivo andranno fino a 5mila euro di assegno di ricollocazione; alle società che formeranno il lavoratore fino a 2mila euro e alle aziende che assumeranno lo stesso lavoratore, rigorosamente con contratto a tempo indeterminato, fino a 8mila euro.

Il masterplan arriva dall'azione congiunta del ministero del Lavoro, dello Sviluppo economico, della regione Lazio e dell'Anpal, oggi al suo debutto sulle politiche attive, che monitoreranno l'intervento. In campo, in alternativa, anche incentivi per l'autoimpego, fino a 18mila euro a lavoratore, 15mila sul capitale e 3mila per il percorso di accompagnamento all'autoimprenditorialità, oltre a risorse per la ricollocazione degli over 60, fino a 10mila euro a testa per l'accompagno verso un lavoro di pubblica utilità.

Sarà il governo, ma solo in questo caso, a farsi carico del peso dell'assegno di ricollocazione, 8 milioni di euro appunto, anticipando le risorse che il fondo europeo Feg rimborserà in un secondo tempo. «Un fondo pienamente capiente per tutti», garantiscono a più riprese sia il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che il collega del Mise, Carlo Calenda che oggi hanno presentato l'iniziativa. Anche il presidente di Anpal, la nuova agenzia sulle politiche attive, guidata da Maurizio Del Conte, rassicura: «lo stanziamento complessivo coprirà tutto», dice. Le restanti risorse invece le impegnerà, sempre su fondi europei, la Regione Lazio. «Apriremo 5 sportelli dedicati ai lavoratori coinvolti nella vertenza Almaviva. Il meccanismo è complesso ma abbiamo messo in campo strumenti per non lasciare sole le persone», commenta il governatore, Nicola Zingaretti.

Dal 6 marzo prossimo dunque per i 1666 lavoratori che beneficeranno, per tutto il percorso di ricerca del lavoro, della Naspi, potrebbe aprirsi una prospettiva di impiego. L'accesso ai programmi disegnati dal governo sarà comunque del tutto volontario ma nel caso l'appuntamento è già stato fissato per il 6 marzo prossimo per una prima panoramica sulle possibilità di impiego e di impegno. Dal 9 al 16 aprile invece, secondo il ruolino di marcia messo a punto dal governo, inizieranno i colloqui individuali.

Zingaretti ha anche preannunciato l'avvio di 5 sportelli dedicati a Roma e uno per ogni provincia.  omplessivamente, la Regione Lazio impegnerà 13 milioni di euro, anche per collocare i lavoratori in servizi di pubblica utilità da 500 euro mensili. Calenda, ha assicurato che "le risorse sono assolutamente sufficienti per tutti i lavoratori" e ha auspicato una "corsia preferenziale" di Almaviva verso gli ex dipendenti, per potenziare il settore in via di sviluppo.

 
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