Obama volta pagina: “Siamo in ripresa. Liberi di scegliere il futuro”

Obama volta pagina: “Siamo in ripresa. Liberi di scegliere il futuro”
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Mercoledì 21 Gennaio 2015, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 09:06
(Teleborsa) - “Siamo liberi di scegliere il nostro futuro”.
Con queste parole il Presidente americano Barack Obama ha sintetizzato il suo discorso sullo Stato dell'Unione, il sesto del dei suoi due mandati, dinanzi al Congresso riunito e davanti a 40 milioni di americani, che seguivano l'evento in TV a reti unificate.

Obama, sollecitando il Congresso a trovare un accordo bipartisan per approvare con una risoluzione che autorizzi l'uso della forza contro l'Isis ed il terrorismo islamico, ha ricordato che i primi quindici anni del secolo sono iniziati all'insegna della violenza e dell'intolleranza religiosa e con una dura recessione. Ma “ora cambiamo pagina” ha assicurato il Presidente, perché “l'economia è in ripresa” e “siamo liberi di scegliere il nostro futuro e cosa vogliamo per i prossimi quindici anni”.

Obama ha confermato che “l'ombra della crisi è passata” e “lo stato del paese è forte”, grazie agli 11 milioni di posti di lavoro creati ed all'estensione dell'assicurazione medica. Il futuro, ha sottolineato l'inquilino della Casa Bianca, dovrà essere improntato ad una maggiore eguaglianza sociale, perché oggi vi sono delle grandi disparità nella distribuzione della ricchezza.

”Vogliamo forse una economia che permetta soltanto a pochi di arricchirsi in modo spettacolare?” ha domandato Obama ai politici di Capitol Hill, dove la maggioranza è ora di fede Repubblicana. Una domanda che è servita per introdurre la riforma del fisco, che prevede un aumento delle tasse per i più ricchi e maggiori vantaggi per la middle class.

La proposta di Obama, rivolta ad una platea di politici tradizionalmente contraria ad un aumento dlele tasse (i Repubblicani), vale 320 miliardi di dollari in 10 anni ed include una serie di benefici per le famiglie: 3 mila dollari di contributo annuo per ogni figlio, l'opportunità estesa a tutti di andare all'Università, il riconoscimento dei contributi per la paternità. Queste misure saranno finanziate da un inasprimento fiscale per i ricchi, non tanto coloro che hanno un reddito elevato, quanto quelli che vivono di rendita e sui profitti del capitalismo: la tassa sui capital gain per le famiglie che guadagnano oltre mezzo milione di dollari l'anno passerà dal 23% al 28% e saranno tassati ancher i “Trust”, che sono tradizionalmente dei veicoli per il passaggio della ricchezza agli eredi.
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