Grecia, Squinzi: «Demoralizzante vedere i vertici che contano senza l'Italia»

Grecia, Squinzi: «Demoralizzante vedere i vertici che contano senza l'Italia»
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Sabato 13 Giugno 2015, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 10:54
«È demoralizzante vedere che quando fanno i vertici che contano non ci invitano più». Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi commentando l'ultimo vertice Merkel-Hollande sulla Grecia a margine della visita del presidente del Senato Pietro Grasso alla mostra di Confindustria in Expo.



«Personalmente - ha spiegato Squinzi - non trovo giusta questa diarchia Merkel-Hollande e mi auguro che alla fine si ritorni nella giusta considerazione verso il nostro Paese».



L'uscita della Grecia dall'euro per l'economia italiana «sarebbe un disastro», ha sottolineato poi il presidente della Confindustria. Un default di Atene «in un momento in cui abbiamo una serie di fattori esterni favorevoli, il cambio con il dollaro, il costo del petrolio, il Quantitative Easing di Draghi, una sostanziale tenuta del commercio internazionale, sarebbe una catastrofe», ha aggiunto il numero uno degli industriali.



«Il sistema bancario è sottoposto alla pressione di regole che gli impediscono di fare credito a go-go», ha affermato ancora Squinzi, secondo il quale «i parametri dell'Ue sono molto stringenti e non consentono finanziamenti a imprese che non hanno parametri da aziende che non hanno bisogno di credito». Per il presidente di Confindustria «la liquidità delle banche è elevatissima e le aziende solide ne sono inondate però probabilmente non è quello che serve per far ripartire il Paese».



«Non siamo ancora in fondo, sono usciti alcuni provvedimenti attuativi e ne mancano ancora», ha poi affermato Squinzi sul Jobs Act. Il leader degli industriali ha precisato che «il giudizio è comunque molto positivo da parte nostra però aspettiamo di arrivare in fondo».



Squinzi è intervenuto anche sulla vicenda Whirlpool e ha sottolineato come «la nostra azione deve essere orientata a ridurre il divario tra nord e sud e quindi dare un occhio particolare per rendere più efficiente gli investimenti industriali importanti che ci sono nel sud». Squinzi ha poi osservato però che «le aziende, soprattutto quelle di grandi dimensioni come Whirlpool, fanno scelte senza ascoltare nessuno salvo il governo».



Alla domanda se chiuderebbe lo stabilimento di Carinaro (Caserta) che secondo il piano di Whirlpool deve cessare l'attività, Squinzi ha replicato che «bisognerebbe creare le condizioni per cui questa fabbrica non si debba chiudere».



«Credo che a tutti i livelli Expo sia un successo. Le aziende che hanno investito sono estremamente contente», ha detto infine il presidente della Confindustria. «I dati del primo mese sono positivi - ha aggiunto - e c'è un interesse importante dalle delegazioni straniere. Questa settimana mi sono fatto quattro giorni in Expo a ricevere delegazioni».