Intanto, Moretti, intervistato a Londra da Rai News 24. ha incassato «una forzatura importante» nel negoziato con i due potenziali compratori: l’inclusione nel perimetro della cessione «attività prima escluse come» lo stabilimento di Reggio Calabria di AnsaldoBreda. I tempi? Credo che siamo alle battute finali e potremo arrivare presto a una conclusione».
Quanto alla partita Drs Technologies, il gruppo statunitense della Difesa, Finmeccanica ha individuato «possibili partner», ha fatto sapere l’amministratore delegato durante la presentazione a Londra del nuovo piano industriale.
Intanto ieri Piazza Affari premia con un rialzo di oltre il 3% la nuova strategia di Finmeccanica targata Moretti. Dai pilastri strategici: «meno attività, joint venture selezionate, meno prodotti, maggiore presenza internazionale, una nuova governance e nuovo modello operativo» ai numeri, visti i 150 milioni di euro di taglio ai costi al 2019.
Una fetta importante dei risparmi, il 25%, è già ricompreso nel nuovo piano.
La volontà è quella di integrare maggiormente l’attività operativa delle controllate nella holding. Ma «siamo fiduciosi di riuscire» a raggiungere i risparmi anche grazie al nuovo modello organizzativo «più omogeneo e integrato», spiega il direttore finanziario del gruppo Gian Piero Cutillo. Per ottenere altri risparmi al momento non quantificati - con l’amministratore delegato Mauro Moretti che sul tema sorridendo parla di «tagli di Morettì» - si punta all'integrazione del settore Ict e alla nuova organizzazione degli uffici internazionali.
A sintetizzare il concetto è poi lo stesso Moretti: in Finmeccanica «non ci sono più vacche sacre», dice il manager, che poi avverte: il gruppo «non ha fretta di vendere» asset per ridurre il debito «perchè siamo ben finanziati e non abbiamo problemi di liquidità». Alla riduzione dell’indebitamento ci penserà una crescita della generazione di cassa.
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