«Tremila euro se cacciate i sindacati». Sciopero alla Fabbri

«Tremila euro se cacciate i sindacati». Sciopero alla Fabbri
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Giovedì 25 Giugno 2015, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 16:33
Rivolta dei lavoratori dell'amarena Fabbri, dopo una insolita proposta avanzata dall'azienda. I vertici della società hanno promesso ai dipendenti 3mila euro di bonus se avessero sfiduciato i sindacati e trattato senza di loro per il rinnovo del contratto.



L'azienda ha smentito la proposta, ma i circa 140 dipendenti si sono subito rivolti ai sindacati e al sindaco di Anzola Giampiero Veronesi e hanno proclamato uno sciopero.



Tutto ha avuto inizio un paio di anni fa, quando sono state avviate le trattative per il rinnovo del contratto, ma a quanto riferiscono i sindacati, l'azienda ha più volte tentato di far fuori i sindacati, sino ad arrivare all'ultimo “paradosso” del blocco della contrattazione.



Dal canto suo, l'azienda ha definito destituita di fondamento la notizia della proposta di un pagamento ai dipendenti per liberarsi dei sindacati, precisando che “le organizzazioni sindacali hanno presentato l'ultima versione della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo aziendale nell'aprile 2015, a seguito della quale si sono tenuti diversi incontri”.



La trattativa - ha puntualizzato l'azienda - si è protratta fino all'avvio del rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i lavoratori del settore alimentare perché le norme del contratto stabiliscono che la contrattazione aziendale ”non potrà svolgersi nell'anno solare in cui sia previsto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro".



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