Credit Suisse: all'1% della popolazione il 41% della ricchezza globale. Il dollaro forte fa calare i paperoni italiani

Credit Suisse: all'1% della popolazione il 41% della ricchezza globale. Il dollaro forte fa calare i paperoni italiani
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Martedì 13 Ottobre 2015, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 19:22
La disuguaglianza globale è in crescita. E i ricchi sono sempre più ricchi: circa l'1% della popolazione adulta globale detiene il 41% della ricchezza (circa 98 trilioni di dollari), una percentuale che include 45mila ultra-ricchi con patrimonio superiore a 100 milioni di dollari e 124mila super-ricchi con 50 milioni di dollari di ricchezza procapite. È quanto emerge dallo studio Global wealth report del Credit Suisse Research Institute sulla ricchezza, che come ogni anno fa il punto sulla distribuzione delle risorse finanziarie nel mondo.



Secondo lo studio i Paperoni avanzano in Cina con un incremento dell'8%. Inoltre dai dati emerge come gli ultra ricchi del mondo si arrichiscano sempre di più, mentre chi è povero avrebbe poche chance di cambiare il corso del proprio destino. «La ricchezza della classe media è cresciuta a un ritmo minore della ricchezza dei ceti alti - spiega il capo esecutivo della banca svizzera Tidjane Thiam -. E questo ha invertito il trend pre-crisi in cui avevamo visto la classe media arricchirsi in modo costante». In controtendenza l'India, dove la ricchezza della classe media dal 2000 ad oggi è cresciuta del 150%.



Crolla però il numero dei Paperoni italiani nel 2014, sempre secondo lo studio: tra la metà del 2014 e la metà del 2015 gli 'ultra-high net worth individuals', ossia le persone con un patrimonio superiore ai 50 milioni di dollari, sono scese di quasi 500 unità (-14,1%), passando da 3.322 a 2.831 individui. Per spiegare l'emorragia di super-ricchi, comune ad altre nazioni europee, occorre considerare che nello stesso periodo, secondo il Credit Suisse, la ricchezza globale è diminuita di 13 trilioni a causa dell'apprezzamento del dollaro sulle altre valute mondiali. Se i cambi fossero stati costanti la ricchezza sarebbe aumentata di 13 trilioni.



L'Italia è al settimo posto al mondo per numero di Paperoni mentre la classe media italiana, con i suoi 29 milioni di iscritti, è tra le più folte d'Europa, precedendo anche Francia (24 milioni) e Regno Unito (28 milioni) e raccogliendo il 55% degli adulti del nostro Paese. Nelle sue mani, rileva ancora Credit Suisse, si concentrano 4,7 miliardi di dollari pari al 47,3% della ricchezza del Paese. A livello globale la ricchezza della classe media, raddoppiata dal 2000 a oggi, si è attestata a 80,7 trilioni di dollari, pari al 32% della ricchezza mondiale.



Un individuo, oggi, necessita solo di 3.210 dollari l'anno per piazzarsi nel 50% dei cittadini abbienti del mondo, di 68.800 dollari per essere considerato nel primo 10% di ricchi del mondo e di 759.900 dollari per guadagnarsi un posto nell'1% più ricco del mondo.



Circa 3,4 miliardi di persone, cioè il 71% di tutti gli adulti del mondo, possiedono ricchezze al di sotto dei 10.000 dollari. Un ulteriore miliardo, cioè il 21% della popolazione mondiale, rientra nel range 10.000-100.000 dollari.



Ciascuno dei restanti 383 milioni di adulti, vale a dire l'8% della popolazione, ha ricchezze per oltre 100.000 dollari, tra cui 34 milioni di americani milionari, che costituiscono meno dell'1% della popolazione adulta mondiale.
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