Energia, con la pompa di calore cambia la vita

Energia, con la pompa di calore cambia la vita
di Mario Baroni
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Agosto 2022, 13:10

Parlare di riscaldamento in questa torrida estate potrebbe apparire innaturale. Eppure, è solo questione di tempo. L’autunno arriverà e poi l’inverno. E tutti i timori alimentati circa i problemi di riscaldamento dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, rischiano di concretizzarsi. Una precisazione: se il riscaldamento delle nostre case fosse affidato all’energia elettrica avremmo risolto il problema della dipendenza dal gas e potremmo considerare più sostenibile il nostro agognato calore di casa.

PIÙ SOSTENIBILE

Sì, l’energia elettrica è più sostenibile, anche perché la si può produrre da fonti rinnovabili. E poi conviene. Dotarsi di soluzioni per la casa alimentate da energia elettrica significherebbe avere un minore impatto ambientale e allo stesso tempo contenere i costi riducendo la spesa energetica di oltre il 40%. E poi bisogna ricordare che il riscaldamento delle nostre case oggi rappresenta un’importante fonte di emissione di CO2, originando circa il 12% delle emissioni totali di CO2 in Italia. E un climatizzatore è tre volte più efficiente di una caldaia. Il climatizzatore a pompa di calore è la soluzione perfetta per rinfrescare e riscaldare la tua casa. Lo stesso impianto che ci ha aiutato a sopportare l’estate caldissima, si rivela lo strumento migliore – per efficienza e per risparmio – per darci calore quando fuori fa freddo. Insomma, un dispositivo che può migliorarci la vita. Questi dispositivi offrono un notevole risparmio economico rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionali. Ad esempio, sostituendo una caldaia a condensazione con un climatizzatore a pompa di calore con funzione caldo/freddo per riscaldare la propria casa, si può risparmiare il 45% in bolletta. Non solo, è molto più sostenibile: il risparmio unitario annuo per un climatizzatore a pompa di calore aria/aria è di 251 kg di CO2. Spiegare il funzionamento è molto semplice: si può dire che è inverso a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare. Per scaldare l’ambiente, il climatizzatore prende l’aria calda dall’esterno e la fa confluire dentro l’abitazione alzando la temperatura mediante energia elettrica. Al contrario, per rinfrescare, il calore viene prelevato dall’ambiente interno e ceduto all’esterno, sfruttando le proprietà del gas refrigerante per abbassare i gradi centigradi. Per entrambi gli scopi i condizionatori migliori sono quelli dotati di tecnologia inverter, in quanto modulano in automatico la potenza dell’aria calda o fredda necessaria per mantenere la temperatura impostata senza continui spegnimenti e accensioni della macchina (tecnologia on-off). Si possono individuare i modelli di climatizzatori a pompa di calore con funzione caldo/freddo ad alta efficienza energetica grazie al coefficiente di prestazione (COP).

CONTO LEGGERO

Il risparmio prodotto ovviamente cambia da zona a zona (secondo il clima esterno) e da abitazione ad abitazione (ovviamente influiscono le dimensioni della casa, la superficie e la cubatura). Non solo riduce l’impatto ambientale dei consumi ma permette di tagliare le spese in bolletta, assicurando così un notevole risparmio. Il consumo stimato per il riscaldamento di una casa di 90 metri quadrati (con altezza al soffitto di 2,7 metri) in una città come Roma è stimato di circa 10 kWh. Se in media in un mese sono necessarie 136 ore di accensione per riscaldare adeguatamente l’abitazione, la spesa totale mensile sarà pari a 123 euro/mese se utilizziamo una caldaia ad alta efficienza energetica, 67 euro/mese se utilizziamo una pompa di calore aria/aria con COP di circa 4,25. Un risparmio del 45%, rispetto a una caldaia a condensazione.

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