Come era inevitabile dopo mesi di forte turbolenza, il capitolo più atteso dell'intervento del governatore era quello dedicato al sistema bancario e in particolare alla crisi dei quattro istituti che ha pesantemente coinvolto i risparmiatori. Visco ha difeso l'operato di Via Nazionale ricordando come siano cambiati gli strumenti di intervento a disposizione in particolare per il divieto di utilizzare risorse pubbliche (tra cui il fondo di garanzia dei depositi che ricade negli aiuti di Stato) ma si è detto aperto a«critiche costruttive». Un po' inusualmente, terminate le Considerazioni, ha anche rinviato ad una sua audizione dello scorso aprile in Senato chi si fosse aspettato un'esposizione più dettagliata sul punto.
In assenza di maggiori spazi di manovra è positiva la valutazione di Bankitalia sulle soluzioni messe in campo come il fondo Atlante. Il governatore però ritiene possibile correggere le attuali regole europee per la risoluzione delle crisi bancarie, con l'obiettivo di «risolvere in modo ordinato situazioni difficili da recuperare». Le banche italiane poi devono proseguire i processi di aggregazione e di innovazione mentre a quelle più in difficoltà sono richieste ulteriori azioni di contenimento dei costi.
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