Il divieto però non scatterà da subito.
«Gradualmente - recita ancora la nota - si dovranno portare tutti i colossi del mare fuori dal perimetro lagunare individuato con il decreto ministeriale del 1985. Il ministro Toninelli ha insistito non a caso su un turismo che deve essere realmente sostenibile.
In maniera da garantire la tutela di quello scrigno di tesori che è Venezia».
«Dunque - continua la nota - no allo scavo di nuovi canali, mentre sì all'attracco di navi fino a 40mila tonnellate utilizzando la stazione marittima ed eventualmente quella già pronta e mai usata di Chioggia. Peraltro, bisogna accertare se questo stesso limite sia davvero tollerabile. Senza considerare che il semplice tonnellaggio va sostituito con un parametro più raffinato che tenga conto non solo del peso, ma di altri criteri, come ad esempio la sagoma e l'altezza degli scafi. Bisogna ascoltare le istanze di coloro che conducono da tempo una dura battaglia per allontanare le città galleggianti da Venezia. Battaglia che questo ministero vuole portare avanti senza alcun tentennamento».
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