La decisione di oggi chiude l'indagine approfondita della Commissione Ue, avviata «per esaminare se l'impresa risultante della concentrazione avrebbe potuto utilizzare i forti marchi detenuti da Luxottica per convincere gli ottici ad acquistare le lenti Essilor, escludendo così dai mercati altri produttori di lenti, tramite pratiche quali la vendita aggregata o vincolata».
L'indagine ha permesso di accertare prima di tutto che «i più forti marchi di montature e di occhiali da sole detenuti da Luxottica, compreso Ray-Ban, non rappresentano in generale prodotti essenziali per gli ottici». Secondo, «l'impresa risultante dalla concentrazione non sarebbe in grado di sfruttare alcun potere di mercato nel segmento degli occhiali da sole per escludere dal mercato i fornitori di lenti concorrenti». Terzo, «non sarebbe in grado di escludere dal mercato i fornitori concorrenti di montature per occhiali, dal momento che Essilor non detiene un potere di mercato e non ha incentivi tali da escludere i concorrenti di Luxottica». E infine, «non sono emersi problemi di concorrenza legati all'eliminazione della concorrenza emergente, poiché è improbabile che le limitate attività di Luxottica nel settore delle lenti e le limitate attività di Essilor nel settore delle montature per occhiali assumano nel prossimo futuro un ruolo significativo a livello di concorrenza». Essilor, intanto, ha fatto sapere che la fusione diventerà operativa entro la prima parte dell'anno.
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