Ttip, Ue divisa sull'accordo di libero scambio con gli Usa

Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda
di Carlotta Scozzari
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Martedì 30 Agosto 2016, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 18:44
E' bagarre sul Ttip, l'accordo commerciale di libero scambio tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea. Il sottosegretario francese al Commercio internazionale, Matthias Fekl, ha annunciato che la Francia intende chiedere lo stop delle trattative. "Non c'è più sostegno politico della Francia a questi negoziati", ha detto Fekl, aggiungendo che "i rapporti tra l'Europa e gli Usa non sono all'altezza, bisogna riprendere più tardi su delle buone basi". Il sottosegretario transalpino non ha esitato ad accusare la controparte americana di "non concedere niente, o solo briciole; non è così che si deve negoziare tra alleati". In linea con queste parole anche lo stesso presidente francese, Francois Hollande: "I negoziati si sono bloccati, lo squilibrio è evidente", ha riconosciuto.

Molto più possibilista il ministro dello Sviluppo italiano, Carlo Calenda, secondo cui il Ttip si chiuderà, sebbene sia difficile riuscirsi entro la presidenza statunitense di Barack Obama (che terminerà in autunno il suo ultimo mandato). "Se non negoziamo con loro con chi altro dovremmo farlo? Dobbiamo andare avanti. Per l'Italia questo accordo è essenziale. Gli Usa sono il mercato a più alto potenziale di sviluppo per il nostro export", ha detto Calenda, che ha aggiunto: "La battaglia contro il Ttip ha trasceso il merito dell'accordo ed è divenuta una protesta ideologica contro la globalizzazione e il mercato da cui non è esclusa una buona dose di antiamericanismo". Invece l'accordo "è un antidoto alla globalizzazione così come l'abbiamo vissuta fino ad oggi, perché crea la più grande area di libero scambio nel mondo con standard elevati, che diventano automaticamente globali. È il modo in cui l'Occidente può riprendere in mano il timone della globalizzazione".
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