Trasporto locale, il piano del governo: via bus inquinanti e maxi multe per chi è senza ticket

Trasporto locale, il piano del governo: via bus inquinanti e maxi multe per chi è senza ticket
di Sonia Ricci
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Sabato 20 Febbraio 2016, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 12:01

 Via i vecchi bus inquinanti e contratti di affitto per rinnovare il parco vetture. Il trasporto pubblico locale entra nella riforma Madia della Pubblica amministrazione. Ad ospitarla il decreto sui servizi pubblici urbani. È passato esattamente un mese dal via libera del Consiglio dei ministri dei primi undici decreti attuativi della riforma approvata ad agosto scorso dal Parlamento. E il provvedimento sui servizi locali è l'unico che circola ancora sotto forma di bozza. Tutti gli altri sono stati pubblicati sul sito della Funzione pubblica. Il provvedimento è stato riaperto e riscritto con l'aggiunta, come detto, di una fetta consistente della riforma del Tpl targata Delrio. Una scelta che è arrivata solo con il passaggio del testo nella riunione dei ministri del 20 gennaio scorso. Il decreto è lievitato fino ad arrivare a trentotto articoli. Meno di dieci sono dedicati alla riforma del trasporto urbano. Tutti gli altri puntano a riformare la geografia e la gestione dei servizi pubblici in mano alle ex municipalizzate, come acqua, rifiuti, energia elettrica e gas.

 

I CONTRATTI CON LE REGIONI
Così, stando all'ultima bozza che contiene le novità sul Tpl, tra due anni gli autobus più inquinanti utilizzati in città non potranno più circolare. In sostanza, gli enti locali che ancora conservano mezzi a motore alimentati a benzina o diesel con caratteristiche Euro zero o uno dovranno eliminarli definitivamente. Il termine è fissato per il 31 dicembre 2017. Con i nuovi commi del decreto Madia, le Regioni per aumentare il numero dei mezzi potranno anche affittare treni, tram e autobus. La locazione non potrà durare meno di un anno. Oltre alle norme già scritte, il governo sta studiando con Cassa depositi e prestiti la creazione di una rolling stock company, ovvero una società per l'acquisto di mezzi in leasing con il pagamento di un affitto annuale. L'impostazione potrebbe essere questa: la società compra i mezzi e li dà in affitto alle Regioni per il servizio urbano su ferro e gomma. Il ministero punta soprattutto a potenziare il trasporto su rotaia, come cura contro le emissioni inquinanti.

Nel nuovo quadro normativo dovrebbero cambiare anche i parametri dei contratti con le Regioni: le risorse destinate alle spa locali non dovrebbero essere più commisurate alla lunghezza della tratta, ma al traffico in termini di passeggeri/chilometro. Cambieranno anche le sanzioni: viene fissato per legge un tetto minimo delle multe per chi sale a bordo dei mezzi senza biglietto o con il ticket non convalidato: potranno arrivare fino a 200 euro e, in ogni caso, non saranno inferiori a 60 volte il prezzo del biglietto. Le società di Tpl dovranno adeguarsi anche ad altre regole. In tutti gli autobus, treni e tram dovranno essere installati sistemi elettronici per il conteggio dei passeggeri e tutti i mezzi su gomma, gli autobus insomma, dovranno essere dotati di sistemi satellitari per il monitoraggio elettronico del servizio.

Come già avviene nelle grandi città, i bus potranno essere così localizzati in tempo reale e sarà possibile sapere il tempo di attesa alle fermate. Tutti questi obblighi dovranno essere riportati nei contratti di servizio che le spa locali stipuleranno in futuro.

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