Nel ritenere pertanto che quanto notificato sia «riconducibile ad attività di rilevanza strategica» per il settore delle comunicazioni e valutata sussistente «una minaccia di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti», è stato disposto l'esercizio dei poteri speciali mediante l'imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza. In particolare, sono previste «prescrizioni e condizioni destinate all'adozione di adeguati piani di sviluppo, investimento e manutenzione sulle reti e sugli impianti, necessari ad assicurarne il funzionamento e l'integrità, a garantire la continuità della fornitura del servizio universale e a soddisfare i bisogni e le necessità di interesse generale nel medio e lungo termine, nonché a realizzare adeguate misure di natura tecnica ed organizzativa di gestione dei rischi, volte a garantire l'integrità e la sicurezza delle reti, nonché la continuità e la fornitura dei servizi».
Fatti salvi gli obblighi di notifica previsti dalla legge, Tim «è tenuta a comunicare preventivamente qualsiasi variazione e riorganizzazione degli assetti societari di Tim e delle società dalla stessa, direttamente o indirettamente, controllate, nonché qualsiasi piano di cessione o alienazione di attivi strategici o delibere del Consiglio di Amministrazione, rilevanti per l'eventuale impatto sulla sicurezza, la disponibilità e il funzionamento delle reti e degli impianti, nonché sulla continuità del servizio universale».
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