L'azione di Elliott ha l'obiettivo di assicurare che Genish e il suo team «siano equipaggiati per massimizzare la creazione di valore del business plan allineando Tim alle migliori best practice in materia di corporate governance e dotando la società di un board di consiglieri indipendenti altamente qualificati». «A questo scopo Elliott ha proposto una lista di dieci indipendenti, altamente qualificati, credibili candidati che condividono la visione di Genish per il futuro di Tim e che sostengono totalmente il piano industriale di Tim». Elliott ribadisce che la nomina dei suoi candidati, su cui deciderà l'assemblea del 4 maggio, è lo strumento per risolvere il tema della «scadente gestione» di Vivendi che ha prodotto «problemi di corporate governance molto preoccupanti e un pervasivo e persistente sconto di valutazione» delle azioni in Borsa.
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