Salario minimo, proposte per una platea di 1,2 milioni di lavoratori

Salario minimo, proposte per una platea di 1,2 milioni di lavoratori
di Luca Cifoni
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Venerdì 12 Gennaio 2018, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 23:17

Uno dei motivi per cui in Italia non esiste un salario minimo legale è la storica opposizione dei sindacati, secondo i quali questo strumento metterebbe a rischio la contrattazione, in un Paese in cui le retribuzioni dei lavoratori sono state tradizionalmente decise nella trattativa tra imprese e rappresentanti dei dipendenti. La fissazione di un livello retributivo di base faceva parte delle linee guida del Jobs Act, ma poi era rimasta sulla carta: ora il Partito democratico la mette al centro del proprio programma per la prossima legislatura ed anche Salvini per la Lega la indica tra le cose da fare.

A favore sembrerebbe militare l'argomento che il nostro Paese è rimasto tra i pochi in Europa sprovvisti di una simile tutela (in compagnia degli scandinavi, di Austria e Cipro). E nell'attuale panorama lavorativo caratterizzato spesso da precarietà e livelli retributivi insufficienti, la volontà di correre ai ripari è abbastanza condivisa. Ma se le perplessità delle grandi confederazioni possono nascondere anche timori per il proprio ruolo, che già negli ultimi anni si è fatto più debole, è certamente vero che il salario minimo, se entrerà nel nostro ordinamento, dovrà essere definito e maneggiato con molta cura.

I TIMORI
Qualche preoccupazione, in realtà, ce l'hanno anche le imprese, che vedono il rischio di un aumento dei propri costi. Tutto dipende, naturalmente, dal livello a cui la paga oraria legale sarà fissata. Una retribuzione relativamente alta potrebbe in effetti scoraggiare i datori di lavoro e nella peggiore delle ipotesi favorire il ricorso al sommerso; d'altra parte esiste in teoria anche il rischio opposto, quello che il salario minimo diventi una calamita in grado di attirare verso il basso le retribuzioni. Matteo Renzi ha indicato un valore tra i 9 e i 10 euro, superiore a quello di Germania e Gran Bretagna ma più o meno allineato con la Francia. Negli Stati Uniti la soglia è fissata più in basso a livello federale, anche se vari Stati prevedono valori maggiori. Aspetti chiave sono quindi l'individuazione del soggetto a cui toccherà decidere la cifra (dovrebbe essere un'autorità terza) e la definizione della tempistica e dei criteri dell'aggiornamento.

Se l'obiettivo è sostenere i lavoratori a basso reddito, i cosiddetti working poors (cosa che non può essere fatta solo per questa via) si pone poi il problema di decidere se applicare la nuova forma di tutela solo a chi opera in settori non coperti dalla contrattazione, oppure alla generalità dei dipendenti. E va tenuto presente che una tematica simile è presente nel mondo del lavoro autonomo (nell'ultima legge di Bilancio è stato messa a punto una forma di equo compenso).

ALTRI SOSTEGNI
In una recente audizione parlamentare, il presidente dell'Inps Tito Boeri si è detto a a favore di un salario minimo che riguardi tutti, osservando che il lavoro sottopagato si annida anche nei settori in cui formalmente i contratti esistono. E ha fatto una stima dei lavoratori che si trovavano nel 2015 al di sotto degli 8,6 euro l'ora, ovvero il minimo tabellare per un sesto livello del commercio: rappresenterebbero oltre il 10 per cento del totale dei dipendenti, apprendisti esclusi. Sugli oltre 12 milioni di lavoratori rilevati nell'Osservatorio statistico dell'istituto, fanno quindi almeno 1,2 milioni di potenziali candidati al salario minimo.

Solo per dare un ordine di grandezza, si può allora tentare di ricostruire quello che in astratto e in assenza di altri effetti sarebbe l'effetto complessivo sui costi sostenuti dai datori di lavoro: ipotizzando un incremento di un euro l'ora per 1.700 ora lavorate in un anno da un singolo si arriverebbe intorno ai due miliardi.

Ma naturalmente va ricordato che uno dei problemi dei working poors è il fatto di lavorare in modo discontinuo e dunque con un orario non pieno. E questo a sua volta suggerisce che il salario minimo dovrà essere accompagnato da altre forme specifiche di sostegno sul piano fiscale e contributivo.

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