Referendum, Il Financial Times: caduta Renzi accresce rischio banche. Italia minaccia futuro Ue più di Brexit

Referendum, Il Financial Times: caduta Renzi accresce rischio banche. Italia minaccia futuro Ue più di Brexit
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Lunedì 5 Dicembre 2016, 18:11
La sconfitta referendaria e la caduta di Matteo Renzi «intensifica» nei governi europei e sui mercati il timore «dell'instabilità politica e finanziaria nel terzo maggiore Paese dell'eurozona». Lo scrive a caldo il Financial Times in un commento firmato dall'editorialista Tony Barber, giudicando peraltro eccessiva la preoccupazione sul fronte politico, ma «ben fondata» quella relativa «alla condizione delle banche italiane, dei conti pubblici e dell'economia».

Barber si mostra convinto che la legislatura possa andare avanti, con un governo affidato a «mani sicure» come quelle «di Piero Grasso, di Pier Carlo Padoan» o a un qualche «esponente del Pd». Ma dubita che un governo destinato a durare al massimo un anno o poco più e a occuparsi in prima battuta di realizzare «una nuova legge elettorale» possa prendere «le misure necessarie» sul fronte economico. In particolare per intervenire sul settore creditizio, che il giornale della City continua ad additare come il vero tallone d'Achille della Penisola.

«I rischi», insiste Barber, sarebbero legati soprattutto ai «170 miliardi di euro di bond» degli istituti di credito. E del
resto, aggiunge, se «lo Stato italiano dovesse intervenire» per salvare banche «in fallimento» accrescerebbe «un debito pubblico che già ammonta a un colossale 133% del Pil». Mentre la crescita appare stagnante. Barber prevede in ogni modo un futuro immediato senza grandi riforme, ma avverte che «la priorità di prevenire il dilagare dell'instabilità nel settore finanziario italiano» rimane ineludibile. «Il primo test - conclude - sarà il piano di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena».

«La Brexit e le dimissioni di Matteo Renzi fanno parte della stessa storia. Il progetto europeo è sotto una pressione senza precedenti. La decisione britannica di lasciare la Ue è la prova più evidente, ma nella lunga distanza la crisi in corso in Italia potrebbe costituire una minaccia ancora più grave alla sopravvivenza della Ue», si legge in un altro commento firmato da Gideon Rachman sul Financial Times, in cui si sottolinea che «è possibile che Renzi sia uno degli ultimi primi ministri italiani a rappresentare la sua tradizionale posizione pro europea», ricordando le posizioni del M5S.

Secondo Ft, il «populismo italiano potrebbe alla fine minacciare la Ue in modo più profondo della Brexit» non solo perché l'Italia, a differenza del Regno Unito, è uno dei sei membri fondatori, ma anche perché è all'interno dell'eurozona: «Se la Brexit è una faccenda dolorosa e complicata, non minaccia direttamente la sopravvivenza
della moneta unica o rischia di provocare una crisi finanziaria», scrive Rachman affermando che «la catena di eventi avviata dalla sconfitta di Renzi nel referendum potrebbe portare ad entrambi».

 
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