Pensioni, partite le nuove regole: norme su esodati e no tax area

Pensioni, partite le nuove regole: norme su esodati e no tax area
di Luca Cifoni
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Domenica 8 Gennaio 2017, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 18:19
ROMA Molte novità, solo in parte operative da subito, e alcuni nodi che il governo dovrà sciogliere nelle prossime settimane: per la previdenza la legge di bilancio entrata in vigore all'inizio dell'anno rappresenta con tutta probabilità la più significativa revisione delle regole dopo la riforma Fornero. Se è vero che l'impianto di quel provvedimento non viene smantellato dalle nuove norme, è anche evidente che le deroghe inserite sono particolarmente significative sia per il loro numero sia per il fatto che non guardano più solo al passato per correggere effetti eccessivi della legge del 2011 ma puntano a costruire forme di flessibilità strutturali, pur se limitate, per una serie di categorie.

GLI STRUMENTI
Lo strumento di cui si è più parlato è naturalmente proprio l'Ape, l'anticipo pensionistico che dovrebbe debuttare da maggio nella sua duplice veste di prestito per coloro che desiderano anticipare il momento dell'uscita del lavoro e di indennità (fino a un massimo di 1.500 euro mensili) per particolari categorie (disoccupati senza più diritto ad ammortizzatori, disabili con invalidità pari ad almeno il 74 per cento, lavoratori che assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave). L'impianto di massima dei nuovi strumenti, a cui si aggiunge poi anche uno specifico Ape da attuare in caso di accordi aziendali, è stato definito nella legge di bilancio sulla base degli accordi raggiunti con i sindacati ma molti aspetti critici, dall'importo minimo e massimo dell'Ape volontaria alla definizione definitiva delle platee coinvolte in quella sociale devono essere definite con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che dovrebbe vedere la luce entro il prossimo 2 marzo. Subito dopo dovranno essere conclusi gli accordi-quadro con il settore bancario e assicurativo, interessati in quanto rispettivamente per l'erogazione del presto e la sottoscrizione della polizza che scatterà nel caso in cui il pensionato muoia prima di aver restituito, in 20 anni, il prestito: tassi di interesse e premi assicurativi sono aspetti altrettanto delicati. Gli interessati all'Ape dunque dovranno attendere un altro po', ma nelle prossime settimane dovrebbero partire le prime iniziative informative.

Coincide con la platea dell'Ape sociale quella degli interessati ad un'altra novità, la riduzione a 41 anni di anzianità del requisito per l'uscita anticipata a vantaggio di chi ha iniziato a lavorare presto (precoci): anche in questo caso occorrerà attendere maggio per l'operatività.
Devono invece presentare la propria domanda tassativamente entro il prossimo primo marzo (l'Inps ha già aggiornato le proprie procedure) i potenziali coinvolti nell'ottava salvaguardia dei cosiddetti esodati, coloro che hanno dovuto rinviare la pensione per effetto della riforma Fornero: il nuovo (e almeno nelle intenzioni ultimo) lasciapassare per uscire con le regole ante-2012 riguarderà un massimo di 27 mila persone, in larga parte lavoratori collocati in mobilità o che hanno scelto di versare contributi volontari dopo l'interruzione del rapporto di lavoro.
Potranno presentare la propria domanda di pensione anche le lavoratrici dipendenti ed autonome ripescate per l'uscita con il contributivo pieno: sono essenzialmente quelle nate tra ottobre e dicembre del 1958 (o del 1957 se autonome) che hanno maturato entro fine 2015 i 35 anni di anzianità: per loro però la pensione scatterà effettivamente tra giugno e agosto (dipendenti) e tra dicembre e febbraio 2018 (autonome) per effetto del vecchio regime delle finestre.

LA RIDUZIONE IRPEF
È immediatamente utilizzabile - anche se sul tema è atteso un decreto ministeriale - una delle novità a favore dei soggetti impegnati in lavori usuranti così come definiti dal decreto legislativo 67 del 2011 (notturni, addetti alla catena, conducenti di veicoli pesanti, categorie comunque diverse da quelle delineate per l'Ape sociale): queste persone, che maturano la pensione con le regole ante-Fornero (quota 97) non dovranno più attendere proprio le finestre, che comportavano un'attesa di dodici mesi.
Sono operative anche le novità della legge di bilancio che riguardano coloro che già sono in pensione: dalla riduzione dell'Irpef per chi ha meno di 75 anni, all'incremento della quattordicesima, che però verrà pagata a luglio.
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