Il provvedimento, spiega l'ex ministro del lavoro, è «in sè positivo, ma prevede la possibilità di tagliare le pensioni di reversibilità. Per noi questo non è accettabile: si tratterebbe dell'ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti». «La previdenza - aggiunge - non può essere considerata la mucca da mungere». Damiano approfitta della situazione per sottolineare l'esigenza a suo avviso di mettere «rapidamente nell'agenda del Governo il tema delle pensioni». Per tre motivi, spiega: «il primo è che Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al Premier Renzi e al ministro Poletti per chiedere un incontro per affrontare il tema della flessibilità insieme agli altri e numerosi problemi aperti (esodati, ricongiunzioni, precoci, usuranti). Il secondo motivo, è che in Commissione lavoro della Camera è incardinata e in discussione la proposta di legge sulla flessibilità insieme a quelle di tutti gli altri partiti: si dovrebbe arrivare a un testo unificato». Il terzo motivo è appunto l'approdo alla Camera della delega del Governo sul tema del sostegno alla povertà«. Il ddl approvato a fine gennaio dal Governo punta a una »razionalizzazione« delle varie misure assicurando però che le nuove regole varranno solo per le prestazioni richieste dopo l'entrata in vigore dei decreti attuativi mentre gli assegni in essere non saranno toccati.
Ma la contrarietà monta e alcuni parlamentari la uniscono alla querelle sulle Unioni civili.
Per Maurizio Gasparri, senatore di FI, »la confusione cresce in Italia oltre livelli tollerabili. Mentre si pensa di regalare pensioni a coppie gay, stravolgendo principi fondamentali dello stato sociale, lo stesso Pd che vuole fare questa concessione attraverso il governo Renzi vuole tagliare le pensione dei vedovi eterosessuali. Siamo alla distorsione di ogni principio di giustizia sociale. Ci opporremo a questa vile aggressione. Noi tuteliamo i soggetti deboli e vedovi e vedove lo sono. È veramente vergognosa questa ultima sortita di Renzi«. Sullo stesso tono la posizione di Paola Binetti, deputata di Area Popolare: »ecco un altro punto da approfondire anche in funzione del dibattito sul ddl Cirinnà, a proposito di unioni civili. Se il governo vuole tagliare davvero le pensioni di reversibilità - conclude Binetti - ce lo dica con urgenza, prima che il ddl in questione si spinga più avanti«. A spingere per una modifica al provvedimento arriva infine la Spi Cgil: »dopo la nostra denuncia sulle pensioni di reversibilità si è acceso il dibattito politico. Ora poche chiacchiere. Quel disegno di legge va modificato«, scrive su Facebook il segretario generale Ivan Pedretti.
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