Pensioni, stop all'aumento dell'età anche per gli assegni di anzianità per i lavori gravosi. Camusso: grandi distanze con il governo

Pensioni, stop all'aumento dell'età anche per gli assegni di anzianità per i lavori gravosi. Camusso: grandi distanze con il governo
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Sabato 18 Novembre 2017, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 09:33

Il premier Paolo Gentiloni ha messo sul tavolo di confronto con i sindacati altre due proposte per arricchire il pacchetto sulle pensioni: la prima riguarda l'estensione delle esenzioni dall'aumento di cinque mesi delle categorie definite gravose anche alle pensioni di anzianità (e non solo alle pensioni di vecchiaia). Lo si apprende da fonti di governo.

Per andare in pensione in anticipo rispetto all'età di vecchiaia (l'ex pensione di anzianità contributiva) dal 2019 saranno infatti necessari 43 anni e tre mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne. Questo lo scatto conseguente all'adeguamento dell'aspettativa di vita, cresciuta di 5 mesi. Al momento per l'uscita anticipata verso la pensione ci vogliono 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne. La nuova proposta del governo allarga, quindi, lo stop già proposto per le 15 categorie di lavori gravosi, per i quali è stata già prospettata l'esenzione dall'aumento (sempre di cinque mesi) dell'età per la pensione di vecchiaia a 67 anni dal 2019 (oggi a 66 anni e 7 mesi).

Quelle proposte dal governo sono «misure doverose. È giusto che vengano attenuati alcuni effetti nell'applicazione e nel metodo di calcolo dell'aspettativa di vita. Tutte cose sacrosante, di equità sociale e giuste in sé», ha detto Gentiloni, secondo quanto riferito da partecipanti al tavolo sulle pensioni con i sindacati.

Il pacchetto di proposte del governo alle parti sociali sulle pensioni «è molto rilevante» per accompagnare la decisione dell'adeguamento pensionistico con «una serie di interventi mirati», ha detto ancora il presidente del Consiglio. È «uno sforzo significativo» che il Governo chiede ai sindacati di condividere: «Vi chiediamo di sostenere questo pacchetto», ha sottolineato Gentiloni.

Il governo propone poi anche l'istituzione di un fondo per i potenziali risparmi di spesa con l'obiettivo di consentire la proroga e la messa a regime dell'Ape sociale. L'esecutivo e i sindacati si sono dati poi un nuovo appuntamento per il tavolo sulle pensioni a martedì mattina, 21 novembre, a Palazzo Chigi. 

Il «Governo ritiene di avere fatto uno sforzo», con «un pacchetto importante che contiene misure che migliorano la posizione pensionistica dei lavori», e «raccoglie con rammarico il fatto che i sindacati hanno opinioni diverse sulla bontà pacchetto proposto: la Cisl, ce ne rallegriamo, ha espresso condivisione, la Cgil invece ha un'opinione di segno opposto, una posizione intermedia da parte della Uil», ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al termine del tavolo pensioni a palazzo Chigi. 

«Nei prossimi, pochissimi, giorni metteremo a punto ulteriormente le proposte, anche su richiesta delle organizzazioni sindacali, nell'ambito di un pacchetto e di un quadro di risorse che deve rimanere compatibile con il più ampio orientamento della legge di Bilancio», ha aggiunto Padoan.

In campo c'è «un impegno molto significativo da parte del governo» che si colloca «dentro il percorso del verbale» sulla previdenza raggiunto con le organizzazioni sindacali, «coerentemente con quell'impegno». Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con i sindacati, sottolineando che il governo ha «implementato» le proposte e «convenuto» il nuovo incontro di martedì 21 «per puntualizzarle».

«Distanze evidenti sulla fase due» della previdenza e «una grande distanza rispetto agli impegni presi». Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Oltre che sulle donne Camusso sottolinea «nessuna disponibilità da parte del governo» sui giovani. Quanto agli esentati dall'innalzamento dei requisiti per la pensione secondo Camusso«continuiamo a parlare di una platea molto ridotta» e le novità «non cambiano il numero e le dimensioni».

«Noi riteniamo che il governo abbia perso un'occasione per dare una risposta sui giovani», perché «una prospettiva previdenziale per le nuove generazioni significa porsi il tema anche della continuità del sistema», ha detto ancora la segretaria generale della Cgil. Secondo Camusso è stata «persa un'occasione anche sulle donne» e sul riconoscimento del lavoro di cura: «Non c'è stata attenzione», ha affermato.

«I due nuovi aspetti aggiunti oggi dal presidente Gentiloni sono per noi assolutamente importanti e di non poco conto, coerenti con l'impostazione ed il metodo che ci eravamo dati nella prima parte dell'accordo sulla previdenza», ha detto invece la leader della Cisl, Annamaria Furlan, esprimendo il giudizio del suo sindacato sulle proposte del governo sulle pensioni. Furlan definisce «proficuo» il dialogo tra governo e sindacati: «Oggi noi diamo qualche risposta a chi non ne avrebbe».

«Alcuni aspetti sono positivi, altri meno, altri ancora sono da approfondire. Vorremmo che fossero fatte alcune correzioni al testo e che ci fossero chiariti alcuni aspetti sulle risorse e in particolare su giovani e donne». Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

 

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