Pensioni con quota 100, affitti e pace fiscale: oggi un vertice con il pacchetto del Carroccio

Pensioni con quota 100, affitti e pace fiscale: oggi un vertice con il pacchetto del Carroccio
di Michele Di Branco
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Venerdì 21 Settembre 2018, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 10:01
La Lega stringe sulla legge di Bilancio. Una riunione tra i sottosegretari Massimo Garavaglia, Massimo Bitonci e Claudio Durigon, presieduta dal vicepremier, Matteo Salvini, ha partorito un dossier con le principali proposte economiche, in vista della manovra del governo, che il Carroccio presenterà oggi nel corso di un vertice con il premier, Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Il capitolo previdenza, ovviamente, è al centro dei pensieri del partito, che sul superamento graduale della riforma Fornero ha puntato molte delle sue carte alle elezioni del 4 marzo scorso. Al centro della strategia leghista l'introduzione della cosiddetta Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi). «Sarà realizzabile in modo efficace e ragionevole spiega una nota della Lega - con oneri sopportabili per la finanza pubblica. Sarà realizzata con misure di buon senso, compresa la pace contributiva nell'ottica di favorire l'aumento volontario della contribuzione da parte dei lavoratori». Allo studio, spiegano i tecnici al lavoro sul pacchetto complessivo di misure da presentare per la manovra, ci sarebbero strumenti che consentano di coprire buchi contributivi dal 1996 in poi, ad esempio per gli autonomi o per recuperare gli anni universitari. Un modo per «favorire l'aumento volontario della contribuzione da parte dei lavoratori». Ancora in corso di approfondimento i limiti alla platea coinvolta in quota 100 e quindi i costi complessivi della misura, che finora è stata quotata attorno ai 7-8 miliardi. Si sta ancora ragionando sull'opportunità di fissare un limite minimo anche di contributi, oltre che di età. Arrivando fino a 65 anni e 35 di contributi, infatti, la platea dei potenziali lavoratori in uscita il prossimo anno arriverebbe a quasi 500 mila. Sul punto Salvini è prudente. «Se riusciremo a mandare in pensione l'anno prossimo tre-quattrocentomila italiani - ha detto ai suoi - penso che avremo fatto un buono lavoro». Nutrito il capitolo fiscale. Conferma per la Flat tax sulle aziende al 15%: vale per i regimi dei minimi fino a 65 mila euro e poi per tutto il sistema imprese Ires al 15% in caso di reinvestimento, assunzioni, aumenti di capitale, in modo da favorire lo sviluppo e gli investimenti privati in misura strutturale mentre con il regime dei minimi, secondo i ragionamenti dei collaboratori di Salvini, si semplifica la vita a una miriade di piccoli imprenditori e si invogliano anche i giovani ad aprire partita Iva. Pace fiscale: si tratta di un insieme di misure per consentire a un largo numero di imprenditori di risolvere pendenze con il fisco.

MISURE STRUTTURALI
Non solo una tantum ma misure strutturali per risolvere forme di contenzioso attuale e in prospettiva. Quanto alla fattura elettronica, va di pari passo con pace fiscale: dal primo gennaio, secondo i piani, evadere sarà più difficile ma avendo ampliato il regime dei minimi a 65 mila euro i piccoli che non sono strutturati ne sono esonerati, mentre le aziende più grandi saranno in grado di passare al nuovo sistema. Confermata la richiesta di introdurre la cedolare secca al 21% anche per gli affitti commerciali. Sul tavolo la Lega porterà anche la richiesta di tagliare le accise sulla benzina e di partire subito con lo sblocco al 100% del turnover per le forze di polizia.
 
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