Ecofin, Katainen incalza l'Italia: attuare le riforme o la medicina non funziona

Ecofin, Katainen incalza l'Italia: attuare le riforme o la medicina non funziona
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Sabato 13 Settembre 2014, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 17:05

La via maestra per la crescita sono pi investimenti, soprattutto privati e anche pubblici nella loro funzione di catalizzatore. Si devono creare condizioni di profittabilità» e un «elemento fondamentale sono le riforme strutturali che sbloccano investimenti». Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al termine Ecofin, la riunione dei ministri dell'Economia dell'area euro, che si è tenuta oggi a Milano sotto la presidenza italiana.

«È importante che ci siano nuovi strumenti per finanziare la crescita», ha detto ancora il ministro. «Si è discusso molto nel concreto su misure per sollecitare» investimenti. Nell'Ecofin «abbiamo dato mandato alla Commissione europea e alla Bei di predisporre rapidamente dei primi rapporti sulle misure concrete» da adottare.

«Non c'è una deadline sulle riforme. C'è un'urgenza di accelerare le riforme il più possibile», ha poi insistito Padoan.

«Il controllo europeo sulle riforme è uno strumento utile perché è un controllo reciproco dei paesi tra pari che si scambiano esperienze, non è solo un elemento di disciplina ma anche di apprendimento», aveva risposto in precedenza Padoan a chi gli chiedeva cosa comporterebbe il controllo europeo sulle riforme.

«Molti Paesi stanno pianificando riforme, è della massima importanza, ma bisogna attuarle perchè se hai la prescrizione del medico e le medicine, ma non le prendi, non aiuta», ha sottolineato Jyrki Katainen, vicepresidente della prossima Commissione Europea con la supervisione di tutti i dicasteri economici del nuovo esecutivo europeo, in conferenza stampa al termine dell'Ecofin a fianco di Padoan.

«L'Italia ha un'agenda di riforme molto ambiziosa. Se tutte le cose che ha in programma di fare verranno implementate posso immaginare che l'economia avrà un forte impulso reale», ha aggiunto Katainen. «No, non abbiamo ancora valutato la situazione dell'Italia», aveva risposto il neo commissario europeo alla domanda se sia vero che l'Europa abbia chiesto nuovi impegni scritti al Paese. «Vogliamo collaborare molto strettamente con l'Italia» ha aggiunto.

«Tutti abbiamo impegni scritti che si chiamano patto di stabilità e nessun nuovo impegno scritto è stato chiesto all'Italia», ha sottolineato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, rispondendo a chi gli chiedeva se l'Europa avesse chiesto nuovi impegni scritti all'Italia.

Dopo l'Ecofin l'Italia resta «con i suoi problemi», ha detto il governatore della Banca di Italia Ignazio Visco in un intervento che verrà trasmesso questa sera al Tg2 rispondendo alla domanda su come esca il paese da questi due giorni di dibattito. «Ovviamente la discussione è stata soprattutto sulla situazione ciclica, ovviamente su cosa fare per far crescere le potenzialità di sviluppo - ha aggiunto Visco -. C'è stata notevole concordanza sul fatto che c'è un problema europeo a livello di investimenti e come fare per farli ripartire, soprattutto a livello privato che pubblico, questa è stata l'osservazione».