Padoan: «Limitare l'uso del contante fa bene ai consumi e allo Stato»

Padoan: «Limitare l'uso del contante fa bene ai consumi e allo Stato»
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Mercoledì 19 Novembre 2014, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 19:18
Gli italiani continuano ad essere fedeli al denaro contante senza rendersi conto che un aumento dei pagamenti elettronici può giovare ai consumi e all'intera economia, oltre che favorire la lotta all'evasione. A dirlo è il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso di un question time alla Camera durante il quale ha spiegato che la gestione del contante costa allo Stato 8 miliardi l'anno, ossia lo 0,5% del PIL. Limitarne l'uso potrebbe dunque portare a considerevoli risparmi per le casse statali e far emergere l'economia sommersa.



L'alternativa? I pagamenti elettronici. Essi, afferma il titolare di Via XX Settembre, aumentano la tracciabilità delle movimentazioni per contrastare il riciclaggio di capitali di provenienza illecita, l'elusione e l'evasione fiscale. Non solo: “incentivare la moneta elettronica e altri strumenti di pagamento produce prevedibili effetti positivi sui consumi”, sostiene Padoan. A quanto pare, però, i cittadini fanno fatica a fare il grande passo verso bancomat & co. Lo stesso Padoan fa sapere che in Italia “l'uso del contante è superiore ad alcuni altri paesi europei e si avvicina a Spagna e Grecia”. L'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, invece, è inferiore a molti partner europei “anche se non è distante dalle medie UE”.

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