Olio di palma, l'industria del dolce: «Da noi importato solo l'11 per cento»

Olio di palma, l'industria del dolce: «Da noi importato solo l'11 per cento»
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Mercoledì 21 Ottobre 2015, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 15:42
«Solo l'11% dell'olio di palma che importiamo in Italia finisce in dolci, biscotti e merendine, ossia lo 0,3% della produzione mondiale di palma. E anche i grassi saturi che assumiamo attraverso i dolci sono circa 3 grammi al giorno, ossia il 10% degli effettivi consumi giornalieri».



A diffondere questi dati è l'Aidepi, associazione delle Industrie della Pasta e del Dolce Italiane, su questo ingrediente al centro di un confronto mediatico che va avanti da diversi mesi. «Vorremmo che ci fosse un approccio corretto all'olio di palma e al suo consumo, senza demonizzazioni o prese di posizione a priori», affermano in un incontro a Milano. «Oggi non esistono evidenze nella letteratura scientifica che mostrino la dannosità o la pericolosità per la salute provocata dal consumo dell'olio di palma, anzi il Commissario della Dg Santè Europea, Vytenis Andriukaitis, ha affermato che l'EFSA ha fornito un recente parere scientifico sulla composizione essenziale degli alimenti per bambini in tenera età e non ha espresso preoccupazioni scientifiche in merito all'olio di palma», spiega Mario Piccialuti, direttore Aidepi.



L'olio di palma - secondo quanto riferisce l'Aidepi - è l'olio vegetale più consumato al mondo, tanto che copre il 35% dell'intera produzione mondiale di oli vegetali (segue la soia col 27%, la colza col 14%, il girasole col 10%, mentre l'olio di oliva si ferma all'1%). In Italia, solo una piccola parte del palma importato è destinato al settore dolciario: il 90% di utilizzo di olio di palma fa capo ad altri comparti.



Inoltre, secondo l'Aidepi, «il palma contiene circa il 49% di grassi saturi (come il burro, anche se a differenza del burro non contiene colesterolo), ma la percentuale di acidi grassi saturi che ogni giorno ci deriva dai dolci è solo il 10% (3 grammi circa) del totale (circa 28 grammi procapite) assunto.
L'altro 90% dei grassi saturi che mangiamo viene da altri alimenti per lo più di origine animale».
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