L'IRES
L'annuncio del ministro degli Interni è stato salutato con favore da Confedilizia, con il presidente Giorgio Spaziani Testa: «Il commercio e l'artigianato soffrono - ha osservato - anche per un carico fiscale insopportabile sui proprietari che mettono a disposizione gli immobili per lo svolgimento di queste attività essenziali per la crescita dell'Italia». Quanto alla cosiddetta flat tax, cavallo di battaglia della Lega in campagna elettorale, come già emerso nei giorni scorsi dovrebbe scattare dal prossimo anno (in base alla legge di bilancio che sarà presentata nell'autunno 2018) ma prioritariamente per le imprese ovvero le società che pagano l'Ires. Questi contribuenti oggi hanno già un'aliquota piatta al 24 per cento, che dovrebbe scendere al 15: con tutta probabilità l'anno prossimo ci sarà solo un primo pezzo di questa riduzione. L'Ires interessa relativamente il mondo del commercio: non è un caso che la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise abbia espresso apprezzamento per il piano di riforma fiscale ma a condizione che «si riveli uno strumento per rilanciare i consumi e il mercato interno». E questo potrà avvenire solo con una riforma dell'Irpef, che idealmente induca i cittadini a spendere le somme non versate allo Stato come imposta. Salvini ha quindi toccato altre materie care alla platea. Si è detto favorevole ad un utilizzo senza limiti del contante («Ognuno può pagare come vuole») mentre oggi esiste una soglia di 3 mila euro per i pagamenti e gli esercenti sono (almeno in teoria) obbligati ad accettare care di credito e bancomat.
DOPPIO BINARIO
Quanto alla fatturazione elettronica, il cui obbligo dovrebbe entrare in vigore dal primo luglio per il settore carburanti e da gennaio 2019 per tutti gli altri, il vicepresidente del Consiglio ha parlato della necessità di accompagnare «culturalmente» questo passaggio. Proprio in questi giorni in Parlamento si lavora ad un possibile rinvio della scadenza più vicina, o meglio a un doppio binario: possibilità di usare fino a dicembre le attuali carte carburante ma a condizione che il pagamento avvenga con modalità elettronica. Serve però una norma di legge: o un emendamento a un decreto già in viaggio o un nuovo provvedimento d'urgenza. Infine il capitolo pensioni: Salvini ha ribadito la volontà di «smontare» la riforma Fornero: partendo però dalla cosiddetta quota 100 (uscita a 64 anni con 36 anni di contributi) che in realtà nella formulazione del programma di governo avrebbe un impatto tutto sommato limitato.
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