Rispetto all’Italia Padoan ha indicato che «c’è stato un progresso significativo nel contrasto all’evasione in un contesto europeo e globale di cambiamento». Il ministro ha ricordato che nella Ue «anche su quei governi (non l’Italia - ndr) che sono tolleranti verso una gestione diciamo un pò allegra sulle questioni fiscali, la pressoine internzionale può fare molto». E iniziative come i Panama Papers o ultimamente i Paradise Papers sono importanti e sono anche «la conseguenza di questo nuovo clima». La Francia da parte sua fa la voce grossa. «Nessun Paese che ha qualcosa a che fare con l’evasione dovrebbe beneficiare del sostegno finanziario della Banca mondiale o del Fmi»: lo ha detto il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, a margine dell’Ecofin. Le Maire ha detto che presenterà a nome della Francia la proposta di tagliare il sostegno delle istituzioni finanziarie a quei Paesi che non collaborano sulla lotta all’evasione. Perché gli strumenti attuali non sono sufficienti: «Al momento c’è un solo Paese sulla lista dell’Ocse, come può essere? Non è questa la soluzione. Dobbiamo sapere quali sono gli Stati che non stanno cooperando e non danno informazioni per combattere l’evasione».
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