Il Dipartimento della Funzione pubblica ricorda così un servitore dello Stato che ha contribuito a riforme fondamentali per la modernizzazione del nostro Paese.D'Antona fu assassinato dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio del 1999, a Roma, a pochi passi dalla sua abitazione.
Consulente del Ministero del Lavoro, aveva svolto attività da docente di diritto sindacale presso l'Università Federico ll di Napoli, e poi di diritto del lavoro all'Università degli studi di Roma "La Sapienza" e alla Seconda Università degli studi di Napoli. Il suo assassinio a opera dei brigatisti rientrava nella logica, simile a quella del delitto di Marco Biagi, di annientamento di professionisti e servitori dello Stato legati ad un contesto di riforma del mercato del lavoro.
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