Spread vola sopra quota 300, Piazza Affari giù

Spread vola a 300 punti base. Milano apre in forte calo
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Martedì 2 Ottobre 2018, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 18:16

Alta tensione sui mercati il giorno dopo l'affondo dell'Europa sulla manovra del governo annunciata con l'obiettivo del deficit al 2,4%.

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Lo spread sfonda in apertura il tetto dei 300 punti base e balza fino a 302, poi ripiega leggermente per poi risalire di nuovo in chiusura. Il differenziale termina a 302 punti base, contro i 283 di venerdì in chiusura, con il rendimento del 10 anni del Tesoro in rialzo al 3,44%, ai massimi dal 2014. In netto ampliamento anche il differenziale tra i titoli a due anni italiani tedeschi che dopo una fiammata a 215 punti base in avvio di giornata ora viaggia a 199 punti. Scivola l'euro a 1,15 dollari. 


Male anche la Borsa, con Milano che trascina giù l'Europa arrivando a perdere quasi il 2% prima di frenare la caduta e azzerare il ribasso e chiudere in calo dello 0,23%. A innescare la caduta anche le parole del presidente della Commissione bilancio della Camera, il leghista Claudio Borghi, tornato a evocare l'ipotesi di un'uscita dell'Italia dall'euro.

Lo scontro sempre più duro tra Roma e Bruxelles sui saldi di bilancio italiani e sulla tenuta dei conti pubblici tiene dunque alta la tensione sui mercati. Grazie alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Giusepe Conte (con l'euro definito «irrinunciabile») Piazza Affari comunque recupera nel pomeriggio e chiude in calo contenuto. L'indice Ftse Mib, che in mattinata ha toccato i minimi da 17mesi, ha chiuso le contrattazioni con un calo dello 0,23%.

La risalita è  tata guidata dai rialzi di Atlantia (+2,3%) e delle utility ma anche dalla ripresa di St (+2,2%) grazie alla vivacità dei tecnologici, Intel in primis, a Wall Street. Anche Fiat Chrysler, piegata in mattinata dalle immatricolazioni italiane, ha guadagnato lo 0,37% dopo i dati sulle vendite Usa di settembre (+15% rispetto allo stesso mese 2017). Male Pirelli (-2,7%) e molti finanziari a cominciare da Unipol e da Banco Bpm. Continua la caduta di Tim (-2%) ormai a un soffio dai minimi storici toccati nell'estate 2013.

Nel resto d'Europa indici piegati dai titoli industriali, dai retailer e dalle banche. Madrid la peggiore (-0,9%). In rosso gli altri indici.




 

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