«Se oggi un'impresa agroalimentare italiana può vendere direttamente i suoi prodotti da New York a Tokio - ha detto il ministro -, se si può contribuire a ridurre lo spreco alimentare con un'app e se i consumatori possono sapere di più sul cibo che mangiano attraverso il loro smartphone, è grazie a internet».
Per Martina «è fondamentale investire nella rete e nell'innovazione. Come Governo abbiamo già messo in campo diversi strumenti: dal credito d'imposta per l'e-commerce che abbiamo introdotto con Campolibero al progetto Agricoltura 2.0; dal registro telematico del vino, che ci consente di avere in tempo reale i dati sulla produzione, alle reti wireless applicate nella zootecnica e nel florovivaismo. Inoltre abbiamo portato la banda larga nelle nostre campagne raggiungendo oltre mezzo milione di persone, con 185mila linee abilitate e oltre 4000 km di fibra ottica installati».
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