Fisco, si cambia: nel mirino solo le grandi evasioni: basta interventi sui piccoli errori

Fisco, si cambia: nel mirino solo le grandi evasioni: basta interventi sui piccoli errori
di Luca Cifoni
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Venerdì 29 Aprile 2016, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 08:47

ROMA - Basta controlli sugli errori formali che fruttano pochi soldi, meno disinvoltura nell'attribuire ai contribuenti redditi presunti, cautela nell'utilizzo delle indagini finanziarie. E poi più comunicazioni per segnalare eventuali anomalie prima che parta un vero e proprio accertamento, intensificazione della lotta alle grandi frodi comprese quelle internazionali. La lotta all'evasione prova a cambiare passo, come spiega la stessa Agenzia delle Entrate nel presentare l'importante circolare con cui come ogni anno fissa le proprie strategie indicando ai dipendenti le priorità da seguire.

VOLTARE PAGINA
La voglia di voltare pagina è evidente ed emerge anche ad alcuni riferimenti alla percezione che del fisco hanno i cittadini ed al rischio di compromettere a livello di immagine, con alcuni interventi fuori misura, il lavoro svolto dalla maggior parte dei dipendenti. La parola d'ordine è quindi “qualità dei controlli”. Le verifiche - si legge nel testo della circolare - dovranno essere «sempre più mirate e finalizzate a far emergere la reale capacità contributiva del contribuente, concentrando l'attenzione su concrete situazioni di rischio». In altre parole: disturbare il cittadino solo quando si hanno buone ragioni per ritenere che possa aver realizzato una significativa evasione. Al contrario bisognerà «evitare di disperdere energie in contestazioni di natura essenzialmente formale o di esiguo ammontare». Ovvero quelle che oltre a «creare inefficienze» determinano appunto «una percezione errata dell'operato dell'Agenzia».

QUALITÀ DEI CONTROLLI
Per la qualità dei controlli il fisco si affiderà sempre di più all'uso delle banche dati, andando a cercare le situazioni in cui emergono «concreti indici di pericolosità» e realizzando un'attività di contrasto meno invasiva. Anche laddove sia la legge stessa a fissare delle presunzioni, queste dovranno essere applicate «secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza», mettendo il contribuente in condizione di giustificare eventualmente le anomalie. Un particolare ambito di applicazione di questa logica riguarda gli accertamenti sugli immobili, che dovranno essere basati sul contraddittorio. Quando l'ufficio fiscale è chiamato ad esempio a determinare un valore da sottoporre a tassazione, lo farà nel confronto preventivo con il contribuente. La circolare incoraggia esplicitamente il personale a recarsi sul posto, presso il cittadino o l'azienda, per farsi un'idea diretta del bene in questione. E in caso di rivalutazione, come quella applicata spesso negli anni scorsi ai valori catastali, nelle richieste inviate agli interessati saranno allegate anche le immagini.

Un altro concetto su cui l'Agenzia richiama l'attenzione è quello di compliance, adesione spontanea, che già da alcuni anni viene indicato dall'Ocse come approccio privilegiato. Alcuni passi sono già stati fatti, ma l'amministrazione finanziaria intende andare avanti continuando a mettere a disposizione del contribuente gli elementi di cui dispone sul suo conto, per indurlo a fare le proprie valutazione ed eventualmente rimediare agli errori. Così ad esempio saranno inviate nuove comunicazioni come quelle già spedite l'anno socrso. Entro giugno partiranno quelle relative alle anomalie degli studi di settore per il triennio 2012-2014 ed entro dicembre quelle riferite all'Iva. Inoltre è previsto il debutto di una nuova comunicazione unica destinata alle persone fisiche e alle imprese individuali per le quali nel 2012 sono emerse anomalie legate ai redditi di affitto, di lavoro dipendente, di partecipazione, di capitale o plusvalenze di beni relativi alle imprese.

SCAMBI INFORMATIVI
L'obiettivo su cui concentrare gli sforzi saranno le frodi e in generale i comportamenti dolosi. Non solo quelle portate a termine dai singoli, ma anche i modelli che vengono elaborati e “messi in commercio” a disposizione dei potenziali evasori. Per rafforzare l'azione in questa direzione l'Agenzia intende creare un nuovo ufficio unico, articolato in diverse sezioni locali, che permetta un maggiore coordinamento e modalità di intervento più tempestive. La lotta alle frodi sarà portata avanti anche all'estero attraverso scambi informativi con le altre autorità.