«C'erano due banche ad altissimo rischio, anzi per una si è già realizzato, per la Banca Popolare di Vicenza che, con il suo fallimento avrebbe trascinato l'intero sistema bancario italiano», perché tali eventi provocano «disagio, con le Borse che fanno perdere continuamente anche le banche che stanno bene» ha affermato Guzzetti a “L'intervista” di Maria Latella a Sky Tg 24.
Dunque l'intervento salva-banche si spiega, secondo Guzzetti, perch «siamo un Paese molto bancocentrico», dove le imprese e le famiglie per avere prestiti, mutui, si rivolgono alle banche, dunque «è chiaro che se falliscono le banche il sistema va in crisi», sostiene Guzzetti rimarcando inoltre che, in Italia, va affrontato un altro problema, quello delle sofferenze bancarie, condividendo quanto affermato ieri da Alessandro Penati, presidente del Fondo Atlante, al Festival dell'Economia di Trento. «Penati accanto all'obiettivo di togliere alle nostre banche le sofferenze - conclude- ha anche un obiettivo molto importante per il nostro Paese e per le banche: quello di creare un mercato delle sofferenze» per non stare alla «mercè delle agenzie straniere che comprano a prezzi bassissimi ma a tutela delle nostre banche che potranno venderle in un mercato».
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