L'Italia in questo quadro tiene, con la crescita confermata al +1,3% nel 2016 e al +1,2% nel 2017. «Con il rischio di bassa crescita per un periodo prolungato e centrale che il potenziale di crescita venga aumentato con un mix di aiuto alla domanda e riforme strutturali» afferma il Fmi, sottolineando che per le economie avanzate le priorità restano le riforme per rafforzare la partecipazione al mercato del lavoro.
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