Fisco, ok a tre decreti fiscali. Padoan: semplifichiamo la vita al contribuente

Fisco, ok a tre decreti fiscali. Padoan: semplifichiamo la vita al contribuente
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Martedì 21 Aprile 2015, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 18:04
«È un complesso di norme che va visto nel suo insieme e serve a costruire un sistema fiscale più trasparente che semplifichi la vita sia al contribuente, ma migliori efficienza della macchina pubblica». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan al termine del Consiglio dei ministri parlando dei tre decreti legislativi che attuano la delega fiscale approvati oggi dal governo e che ora passano alle competenti Commissioni parlamentari. I decreti contengono diverse innovazioni, dalla fattura

digitale, al superamento dello scontrino fiscale dal 2017, al ruling internazionale passando per le nuove norme sull'abuso di diritto.



Gli altri decreti legislativi sulla delega fiscale «seguiranno entro la metà di giugno», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.



«Dobbiamo ancora completare il pacchetto che riguarda il sistema sanzionatorio nel suo complesso e lo faremo in modo complessivo. Non c'è nessuna tensione interna al governo su questa o altra questione della delega», ha assicurato il ministro, parlando della soglia di depenalizzazione dei reati fiscali.



La fatturazione elettronica tra le imprese «facoltativa e non obbligatoria, prevede la riduzione dei termini di accertamento, a patto che sia consentita la tracciabilità», ha sottolineato poi il ministro, illustrando le novità e spiegando che ci saranno «benefici sia per il contribuente che per l'amministrazione in termini semplificazioni, di abbattimento dei costi e di efficienza».



Le nuove disposizioni sul ruling internazionale «semplificano la normativa e colmano dei vuoti anche in ottemperanza di norme internazionali», ha aggiunto. «C'è l'introduzione dell'interpello per le società che investono nel nostro paese», ha spiegato poi il ministro, sottolineando che queste «possono collaborare con l'Agenzia delle Entrate per avere chiaro il regime che vige in quel paese».



«Sull'abuso del diritto lo scopo è delineare con certezza la condotta contestabile al contribuente. L'onere della prova dell'abuso è a carico dell'amministrazione», ha detto ancora Padoan. «Mentre frode, reati tributari, evasione, rientrano nell'ambito penale, l'abuso del diritto ha natura amministrativa».



Con l'adempimento collaborativo per le imprese oltre i 10 miliardi di fatturato si avvia «uno scambio di informazioni con l'amministrazione fiscale che permette di individuare le controversie e avviare una procedura facilitata. In questo modo l'Agenzia delle Entrate diventa consulente del contribuente e non solo controllore», ha spiegato il ministro dell'Economia.



In Consiglio dei ministri «abbiamo anche affrontato i termini di accertamento: il raddoppio dei tempi (relativo alle verifiche penali. ndr) è consentito soltanto se la denuncia viene presentata nella scadenza ordinaria, con certezza del diritto per il contribuente», ha spiegato ancora Padoan.