Elkann alla guida della squadra Fca: si allunga l'assenza di Marchionne

Elkann alla guida della squadra Fca: si allunga l'assenza di Marchionne
di Giorgio Ursicino
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Sabato 21 Luglio 2018, 09:47
Sarà forse più lunga del previsto la convalescenza di Sergio Marchionne e l'assenza sulla scena dell'importante manager scatena una serie di indiscrezioni e di puntuali smentite. Ieri il Lingotto ha escluso che in questo weekend possa esserci una riunione strategica per ridistribuire le deleghe in mano all'amministratore delegato di Fca che è anche presidente di Ferrari e Cnh e vicepresidente di Exor.

I portavoce di Fiat Chrysler avevano anche escluso in precedenza un avvicendamento in anticipo sulla data prevista (primavera 2019) del manager italo-canadese e le voci di profili esterni al Gruppo.

UNA SQUADRA FORTE
Lo stesso John Elkann, infatti, ha sempre ribadito che l'erede dell'uomo che ha creato il gigante transatlantico sarà scelto fra quelli all'interno della squadra in grado nell'ultimo periodo di concretizzare il grande rilancio culminato con il raggiungimento di tutti i target finanziari e l'azzeramento del debito. L'attenzione sulla situazione ha preso vigore con l'avvicinamento della data (mercoledì prossimo) in cui verranno illustrati i risultati della semestrale e ci sarà la consueta conference call con gli analisti, un appuntamento a cui a questo punto potrebbe non essere presente il ceo, anzi è probabile che non ci sarà.

La posizione di John Elkann e di Fca è stata accolta positivamente dagli analisti e dai mercati poiché i dirigenti di prima linea dell'alleanza Torino-Detroit sono stabili da tempo ed ognuno continua a fare il lavoro che svolgeva abitualmente.

MEGLIO DEI RIVALI
Il presidente, inoltre, è sul ponte di comando e tiene le redini in prima persona. Lo stesso Sergio Marchionne nei vari interventi al Capital Market Day dello scorso primo giugno a Balocco (durante in quale è stato illustrato il nuovo piano industriale) aveva con orgoglio sottolineato che uno dei punti di forza di Fca è proprio il team forte e coeso, nato e sviluppato intorno a valori condivisi e ben definiti.

Piazza Affari sembra aver vidimato questo scenario poiché, in una giornata in cui l'indice Mib ha perso lo 0,4% chiudendo sotto i 22 mila punti, è vero che i titoli della scuderia Agnelli hanno registrato una frenata più consistente (Fca -2,3%, Ferrari -2,4%, Cnh - 0,2%, Exor -2%), ma inferiore a quella di molte delle aziende del settore quotate nelle altre piazze europee: Volkswagen -3,3%, Daimler -2,8%, Peugeot -2,8%, Bmw -2,6%, Continental -2,3%, Renault -1,9%, Michelin -1,4%. Anche nel periodo più lungo i titoli Fca hanno dato segnali di vigore: nel 2018 con una crescita a doppia cifra sono fra quelli del comparto automotive che si sono rafforzati di più. Alla chiusura di ieri il valore (16,42 euro) era più alto del 25 giugno (15,99), il giorno precedente all'ultima apparizione pubblica di Sergio Marchionne (Mediobanca dà un prezzo obiettivo di 22,7 euro).

CARABINIERI IN JEEP
Il ceo di Fca in quell'occasione (dopo aver visionato il nuovo Suv Ferrari ibrido a Maranello in mattinata) aveva consegnato a Roma un esemplare della Jeep Wrangler al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri per il pattugliamento durante la stagione estiva delle spiagge della Riviera Adriatica. Nei giorni successivi Fiat Chrysler aveva fatto sapere che l'amministratore delegato si era sottoposto ad un intervento alla spalla destra in Svizzera e che avrebbe avuto un periodo di convalescenza.

Oltre alla conference call con gli analisti per illustrare i risultati finanziari dei primi sei mesi di Fca (alle domande dovrebbe rispondere il Cfo Richard Palmer), Sergio Marchionne è molto probabile che mancherà agli stessi appuntamenti in calendario per Cnh (il 26 luglio) e Ferrari (all'inizio di agosto). Nei giorni scorsi l'azienda controllata da Exor ha comunicato ai sindacati che nove degli undici modelli previsti dal piano industriale nella regione Emea saranno prodotti in Italia e consentiranno di riportare gli impianti nella Penisola alla piena occupazione. Nel piano stesso spiccano aspetti di forte innovazione con una svolta decisa verso la mobilità sostenibile grazie all'arrivo di numerosi modelli elettrificati per tutti i brand del gruppo, anche quelli ad alte prestazioni. Grande attenzione anche per i dispositivi che vanno verso la guida autonoma grazie agli accordi con Waymo (Google) e Bmw.
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