Stretta sui contratti a termine. Giochi d'azzardo, vietati gli spot. Decreto "dignità" per i precari

Stretta sui contratti a termine. Giochi d'azzardo, vietati gli spot. Decreto "dignità" per i precari
di Luca Cifoni
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Venerdì 15 Giugno 2018, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 21:41

Stop alla pubblicità dei giochi d'azzardo come il poker on line, tutela per i lavoratori precari ed in particolare quelli della cosiddetta gig economy e poi restituzione dei contributi percepite da parte delle imprese che delocalizzano la propria attività. Misure su temi diversi, che Luigi Di Maio nella sua duplice veste di ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro conta di far confluire in un unico provvedimento, che chiama decreto dignità. L'intenzione è approvarlo nel primo Consiglio dei ministri che abbia una valenza politica, possibilmente entro fine giugno. Il ministro ha poi escluso che tra gli interventi in preparazione ci sia la cancellazione dell'attuale limite per l'uso del contante (fissato attualmente a 3 mila euro). Un'idea espressa l'altro giorno da Matteo Salvini, ma che lo stesso ministro degli Interni ha derubricato a opinione personale. Mentre dovrebbe concretizzarsi il rinvio dell'entrata in vigore della fatturazione elettronica nel settore dei carburanti, prevista dal primo luglio: per sei mesi, ovvero fino a fine 2018, sarà possibile scegliere se utilizzare il nuovo sistema (l'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili i relativi servizi digitali) oppure la vecchia carta carburante ma con pagamenti tracciabili.

LE TUTELE
Il pacchetto lavoro a cui sta lavorando il vicepremier pentastellato comprende una stretta sull'utilizzo dei contratti a termine, che attualmente sono largamente preferiti dai datori di lavoro anche rispetto a quelli a tempo indeterminato a tutele crescenti. L'idea di fondo è ripristinare l'obbligo di causale: a questa forma di occupazione si potrà fare ricorso solo per determinate esigenze, come la sostituzione di personale temporaneamente assente o la gestione di particolari picchi produttivi. Attualmente invece non si sono particolari vincoli. «Voglio che i giovani sappiano che c'è un ministero che sta lavorando per loro - ha annunciato solennemente il super-ministro - i governi precedenti li hanno resi invisibili e senza voce, a volte persino insultati, noi da oggi per la prima volta diamo loro voce e dignità». Per quanto riguarda il tema più specifico dei riders, i lavoratori impegnati in consegne di cibo o attività simili, lo stesso Di Maio ha spiegato che «questi ragazzi avranno finalmente tutte le tutele Inps e Inail e un salario minimo orario». Inoltre dovrebbe essere espressamente proibita la retribuzione a cottimo. Sempre ieri il capo politico del M5S ha annunciato alla Camera un'intensificazione dei controlli per contrastare gli incidenti sul lavoro. Sul fronte delle delocalizzazioni, il progetto (che riprende vecchi disegni di legge sia della Lega che del Movimento Cinque Stelle) punta a contrastare non solo quelle verso i Paesi extra Ue, ma anche gli spostamenti interni all'Unione europea: casistica quest'ultima più delicata perché rischia di interferire con quanto previsto dai Trattati. Le imprese che si comporteranno in questo modo si vedranno sospendere le erogazioni di incentivi e contributi a qualsiasi e dovranno inoltre restituire quelli arretrati.

LA STRATEGIA
Infine il divieto di pubblicità per il gioco d'azzardo, che secondo Di Maio dovrebbe essere solo il primo passo di una più ampia strategia contro queste attività. All'annuncio ha replicato Stefano Zapponini, presidente di Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera dell'industria del gioco di Confindustria. «Siamo convinti che una riforma complessiva del settore del gioco legale in Italia sia necessaria e siamo aperti a confrontarci nel merito - ha fatto sapere - ribadiamo però che ogni riforma deve abbandonare qualsiasi carattere espulsivo della filiera legale visto che questo apre le porte al gioco illegale».

 

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