Il settore alberghiero e quello della ristorazione sono i settori dove la presenza al lavoro di domenica è la più elevata. A seguire il commercio, poi la pubblica amministrazione, la sanità e infine i trasporti.
«Negli ultimi anni, il trend degli occupati di domenica è aumentato costantemente sia tra i dipendenti che tra gli autonomi. Nel settore commerciale, grazie alla liberalizzazione degli orari introdotta dal Governo Monti, una risposta alla crisi è stata quella di aumentare i giorni di apertura dei negozi. Con la grande distribuzione e gli outlet che durante tutto l'anno faticano a chiudere solo il giorno di Natale e quello di Pasqua, anche le piccolissime attività, nella stragrande maggioranza dei casi a conduzione familiare, sono state costrette a tenere aperto anche nei giorni festivi per non perdere una parte di clientela», spiega il coordinatore dell'Ufficio studi dellaCgia Paolo Zabeo.
Tuttavia rispetto al resto dell'Europa gli italiani sono quelli che lavorano di meno la domenica. Secondo i dati del 2015 in riferimento ai lavoratori dipendenti, la media dei 28 paesi Ue era del 23,2%, con punte del 33,9% in Danimarca, del 33,4% in Slovacchia e del 33,2% nei Paesi Bassi, in Italia la percentuale era del 19,5%. Solo Austria (19,4%), Francia (19,3%), Belgio (19,2%) e Lituania (18%) presentavano una quota inferiore alla nostra.
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