Caldaie, con l'arrivo del freddo ecco un Vademecum per gli impianti di riscaldamento

Caldaie, con l'arrivo del freddo ecco un Vademecum per gli impianti di riscaldamento
di Cristina Montagnaro
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Lunedì 23 Novembre 2015, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 14:37
Con l’avvio della stagione invernale ripartirà a pieno ritmo il riscaldamento domestico ed ecco allora che è sempre più utile fare dei controlli periodici e qualora serva, cambiare la propria caldaia.



Una diretiva europee impone l’obbligo di immettere sul mercato soltanto caldaie a condensazione, che abbattono i consumi e le emissioni inquinanti. Ed è così che “La rete della green economy” della Cna, la confederazione nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Roma, offre ai romani che vogliono cambiare la caldaia la possibilità di avere una spesa più sostenibile.



La convenienza è data dalla rateizzazione e dal risparmio in bolletta stimato nell'ordine del 30 per cento che ne conseguirà; così da produrre meno anidride carbonica che causa i cambiamenti climatici.



Per fare questo “La rete della green economy” ha attivato due sodalizi: uno con un istituto finanziatore e l’altro con una casa produttrice marchigiana di caldaie. In questo caso l’unione può fare la forza e permettere anche agli artigiani di garantire la rateizzazione, fino a ieri offerta solo da grandi imprese a livello nazionale e internazionale. Per un sopralluogo gratuito, si può chiamare il numero 06570151 o visitare il sito www.cnapmi.org.



Quali sono le fonti energetiche scelte a Roma e nel Lazio per il riscaldamento domestico? Il metano, è utilizzato nell’86% degli impianti centralizzati e la quasi totalità degli impianti autonomi; il gasolio interessa il 13% circa degli impianti centralizzati; i combustibili diversi per lo più biodiesel, gpl, pellets, solo l’1% degli impianti centralizzati.



In particolare il gpl risulta quello più utilizzato nelle zone periferiche delle città non servite dalla rete gas. A Roma sono circa 26.200 gli impianti centralizzati, mentre quelli autonomi superano quota 632mila.



Con l’arrivo del freddo è sempre più importante mantenere in salute la propria caldaia e la Cna ha stilato un vademecum che vale per gas, metano e gpl.



1. Appuntamento con tecnico abilitato. Per le caldaie a gas, il controllo deve essere effettuato periodicamente, almeno due settimane prima rispetto all’arrivo dei primi freddi



2. Gli inconvenienti di un intervento d’emergenza. Senza prevenzione, la caldaia può andare in blocco, rendendo necessario un intervento urgente con l’inconveniente di restare senza riscaldamento e acqua calda, non reperire tempestivamente il manutentore e pagare salato l’intervento.



3. Check up su acqua, termostato, spurgo d’aria.



4. Efficienza energetica. Una caldaia ‘sostenibile’ garantisce efficienza, meno emissioni inquinanti e bollette più leggere.



5. Sicurezza. Per la sicurezza delle abitazioni e l’incolumità degli abitanti è opportuno che gli apparecchi di utilizzazione del gas siano installati in locali adeguatamente ventilati per consentire l’afflusso dell’aria per la combustione; gli apparecchi che garantiscono la fuoriuscita dei fumi della combustione siano raccordati a sistemi di scarico (camini, canne fumarie, ecc.) efficienti; ci siano sempre tenute sotto controllo perdite gas dai tubi.



6. Tubi a regola d’arte.



Claudio Di Simone, responsabile impiantisti della Cna, invita gli amministratori di tutti i condomini a verificare se i proprietari abbiano fatto i controlli periodici delle loro caldaie: "In un momento di austerità ci chiamano maggiormente in caso di blocco, ma questo va a discapito della sicurezza di tutti”.